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Uccise moglie e figli , condannato all'ergastolo scrive ai giudici per dire che rinuncia all'appello

Carlo Lissi reo di aver ucciso la famiglia nel 2014 non vuole sconti di pena

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I fatti accaddero nel 2014 quando  a Motta Visconti in provincia di Milano, Carlo Lissi uccise moglie e figli poi andò a vedere la partita in tv. E' stato condannato in primo grado all’ergastolo, ma il colpevole  ha scritto ai giudici per dire che rinuncia all’appello e che merita la condanna. 

Lissi ha depositato una "richiesta di rinuncia, considerando congrua la condanna inflittami in primo grado e scusandomi per la perdita di tempo - ha scritto ai giudici - fiducioso in un favorevole accoglimento". Lissi ha preso questa decisione senza concondarla con il suo avvocato maturando secondo il legale della famiglia della moglie,  Domenico Musicco, un reale pentimento che non può che dare soddisfazione alla madre della vittima: "La condanna che ha ricevuto gli è servita a farlo pentire".

 

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