''Vogliono dimezzarmi le ore di assistenza personale da 24 a 12. Vi prego, aiutatemi in qualsiasi modo''. E 'l'appello che il fisico nucleare disabile Fulvio Frisone affida ad una nota nella quale comunica che il consorzio che si occupa di assisterlo gli ha comunicato che le prestazioni assistenziali a suo favore ''potranno coprire circa 12 ore giornaliere e non tutte le 24 ore''. Nella lettera si sottolinea che la riduzione del numero di ore è legata alla riduzione da parte della Regione da 120 mila a 76 mila euro del finanziamento per il 'Progetto di intervento particolareggiato di aiuto personale e assistenza domiciliare integrata' in suo favore dal 10 gennaio al 31 dicembre 2013. Frisone si dice ''amareggiato e dispiaciuto''. ''Io - scrive Frisone - vivo da solo con mia madre, che ha 85 anni. E se succedesse qualcosa a me o a lei mentre non vi e' nessuno dell'assistenza? Questa lettera di certo non tutela ne' la mia salute, ne' le mie difficolta', ne' le mie attivita' di studio''. Sulla vicenda è intervenuta anche la madre dell'uomo, Lucia Colletta, che ha chiesto al presidente della Regione, Rosario Crocetta, di incontrarla insieme con il figlio ''affinche' si renda conto della gravita' delle sue condizioni e ripristini il finanziamento''. ''Non posso farcela - termina la donna - ad assistere mio figlio se sono lasciata sola per 12 ore al giorno. Questo significherebbe la morte sicura di una creatura indifesa''.