Dopo una notte di ricerche in condizioni estreme sono sei i superstiti rintracciati dai soccorritori sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano, due sono bambini. Due sono stati estratti: una donna ed un bambino. La donna è la moglie del primo superstite, Giampiero Parete, e quando è stata estratta con il figlio dalle macerie ha chiesto di cercare la figlia: "Andate da mia figlia, è nella stanza accanto", ha detto ai soccorritori. Rigopiano, entrati in contatto con donna e due bimbi Dopo aver individuato e raggiunto una settima persona sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano, i soccorritori sono entrati in contatto e stanno parlando con altre tre persone: si tratta di una donna di due bambini. Slavina su hotel: in tutto 10 individuati, 2 estratti La situazione viene riassunta dal responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco. Luca Cari. "Sono in tutto 10 le persone individuate sotto le macerie dell'hotel Rigopiano. Di queste due sono state estratte". Tutti i feriti a Pescara, L'Aquila in allerta È stato deciso di trasferire i feriti di Farindola all'ospedale di Pescara, designato come presidio di riferimento.
L'ospedale dell'Aquila resta però allertato, con due posti letto pronti in rianimazione, e diventa quindi struttura di seconda opzione. Tutto lo staff ospedaliero aquilano, in ogni caso, è mobilitato nel caso di eventuale arrivo di feriti. Le persone intrappolate sotto la neve vengono ora trasferite a Pescara con mezzi elisoccorso del 118 dell' Aquila e della Guardia Costiera. "Questa stamattina sono arrivate due persone, da Rigopiano, una madre e un bambino. Le loro condizioni non sono in pericolo di vita e sono in osservazione. Ne attendiamo altri 4, di cui uno è in volo". Lo ha detto in conferenza stampa il direttore sanitario aziendale dell'ospedale di Pescara Valerio Fortunato. "Ieri è arrivato il primo (Parete, ndr) ed era in buone condizioni. Non sappiamo le generalità di chi sta arrivando", ha aggiunto. Dimesso Parete, ha riabbracciato moglie e figlio E' stato dimesso dall'ospedale di Pescara Giampiero Parete, il superstite della valanga che mercoledi' scorso ha travolto l'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). Ha riabbracciato la moglie e il figlio, che sono sotto osservazione nel reparto di Rianimazione. Il 38enne ora e' insieme a loro. Messaggio di speranza dell’arcivescovo Valentinetti L'arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti ringrazia i soccorritori e dice: “Prego e chiedo preghiere per le vittime della slavina, per i loro famigliari, per i dispersi, per i soccorritori, per i volontari e per tutti quelli che si prodigano ad aiutare chi, in questo momento, è in difficolta'". È giusto notare come, in queste situazioni si attivino reti amicali e famigliari di aiuto reciproco che riempiono di carità la nostra fragile umanità". Un messaggio di speranza da monsignor Valentinetti: "Avere speranza vuol dire saper porgere lo sguardo sulle situazioni positive - seppur minori delle disgrazie – che si realizzano anche nei momenti più bui”.
Nel frattempo continua la ricerca. Gdf prova a localizzare cellulari dei dispersi Nella ricerca di eventuali superstiti della tragedia dell'hotel Rigopiano sono impegnate anche unita' specializzate del Servizio centrale investigazione criminalita' organizzata della Guardia di finanza: in campo sofisticate strumentazioni tecnico-investigative in grado di localizzare i telefoni cellulari dei dispersi con un elevato livello di precisione. "Hanno acceso il fuoco e avevano qualcosa da mangiare" "Probabilmente oltre ad accendere un fuoco avevano qualcosa da mangiare con loro'', ha raccontato il soccorritore della Gdf Marco Bini che ha estratto mamma e figlia. ''Mentre noi stavamo scavando questo varco loro ci sentivano. La speranza ora e' quella di ritrovare altre persone in vita anche se non abbiamo avuto altri segnali o sentito rumori'', spiega. "Assolutamente sì, abbiamo la speranza di trovarne altri vivi. Potrebbero esserci altre sacche d'aria". Lo ha detto il vice brigadiere della Finanza, Marco Bini, spiegando che dal "varco che ci siamo creati ci spostiamo all'interno dell'albergo Rigopiano, ma è molto difficile andare avanti perché pericoloso". I soccorritori: non credevano ai loro occhi e ci hanno abbracciati "E' stato bellissimo, non credevano ai loro occhi e ci abbracciavano".
Questa la reazione dei superstiti ritrovati stamattina tra le rovine dell'Hotel crollato due giorni fa, secondo quanto riferisce il vice brigadiere del soccorso alpino della guardia di finanza Marco Bini. "Il primo impatto e' stato bellissimo e continuiamo a lavorare". Ma lo stesso soccorritore avverte che "piu' di tanto non si puo' andare avanti perche' c'e' il rischio che parti della struttura possano crollare". E con l'aumento delle temperature "aumenta il rischio di nuove slavine, un rischio particolarmente elevato nell'area - spiega Bini - dietro l'albergo che rimane molto pericolosa". Purtroppo per chi al momento del crollo stava fuori, secondo Bini, ci sono ben poche speranze. Soccorritore: macerie fino a 400 mt di distanza "Abbiamo ritrovato macerie, mobili e auto fino a 400 metri di distanza. Significa che le ricerche proseguiranno ancora a lungo su una superficie di terreno molto ampia". E' la testimonianza del presidente del Soccorso Alpino del Piemonte, Luca Giaj Arcota. "A causa di materassi, cuscini e calcinacci frammisti alla neve - spiega Giaj Arcota - le sonde continuano a trasmettere falsi segnali di ritrovamento e scavare con le pale nella neve pressata e appesantita dal disgelo e' estremamente laborioso". A Farindola sono al lavoro 23 operatori del Soccorso Alpino e Speleologico del Piemonte.