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Meningite. Il Ministero della Salute rassicura: nessuna epidemia in corso

Il dicastero guidato dalla Lorenzin chiarisce che non c’è carenza di vaccini e che i casi di malattia sono nella norma e in lieve calo rispetto allo scorso anno

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Al momento non esiste alcuna situazione epidemica, la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma attesa in linea coi numeri degli ultimi anni, il presidio preventivo rappresentato dalla vaccinazione è disponibile per le classi di età a rischio e per le persone che presentano rischi particolari di contrarre una malattia invasiva grave e sarà in distribuzione gratuita secondo le previsioni del nuovo Piano nazionale, inserito per questi motivi nei Livelli Essenziali d’Assistenza che il Sistema Sanitario Nazionale eroga. I nostri ospedali e i nostri medici garantiscono comunque e sempre un’assistenza e una terapia di primissimo ordine ai pazienti che vengano ricoverati per meningite”.

E’ con queste parole che il comunicato stampa diffuso dal Ministero della Salute fa il punto sulla “situazione meningite” in Italia e prova ad uscire dagli allarmismi di questi giorni.  “Non si intende certamente minimizzare la gravità, spesso, della patologia, - continua la nota - ma semplicemente riportare la questione entro i parametri della documentazione oggettiva”.

E infatti stando ai numeri la situazione sembra essere sotto controllo. Nel 2016 ci sono stati 178 casi di meningite da meningococco “con un’incidenza in lieve aumento rispetto al triennio 2012-14, ma in diminuzione rispetto al 2015” fa sapere il Ministero. “Ciò è dovuto alla presenza in Toscana di una trasmissione più elevata che nel resto d’Italia, dove la situazione è costante, soprattutto per quanto riguarda l’infezione da meningococco di tipo C negli adulti già notata nel corso del 2014”. Il numero totale dei casi di meningite causati dai vari tipi di germi “è passato da 1479 nel 2014, a 1815 nel 2015 e a 1376 nel 2016, quindi con una discreta diminuzione rispetto al biennio passato”. Il calo si registra anche a seconda del tipo di batterio: “Per esempio, si sono verificati 940 casi di meningite da pneumococco nel 2016 (rispetto ai 1256 casi del 2015) e 80 da emofilo (rispetto ai 131 del 2015): come si vede una tendenza in diminuzione”.

Anche per quanto riguarda i vaccini il Ministero rassicura. Ieri si “è tenuta una riunione di livello tecnico, convocata dal Direttore generale della Prevenzione sanitaria, in merito al monitoraggio continuo attuato dal Ministero sul tema meningite” alla quale hanno partecipato “referenti del Ministero, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Agenzia Italiana del Farmaco, del Comando dei Nas, di Farmindustria e della Regione Toscana”.
Il comunicato del Ministero della Salute rende noto che “nel corso della riunione sono stati nuovamente analizzati i dati dei casi di meningite verificatisi fino ad oggi nel Paese ed è stato ribadito che non esiste alcuna evidenza di emergenza di sanità pubblica relativa alla meningite a livello nazionale” e che “è stata data ampia conferma che non esiste alcuna difficoltà di reperimento dei vaccini nel Paese e che non c’è stata alcuna interruzione nell’approvvigionamento degli stock”.

Infine per quanto riguarda la Regione Toscana “dove da alcuni anni esiste un numero più elevato di episodi di Meningococco C rispetto alle attese, si è valutato l’andamento della casistica e concordato di proseguire con la collaborazione in atto”.

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