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Rincari autostradali 2017: aumento medio dello 0.77% con punte del 7,88%

Le associazioni dei consumatori calcolano un aumento di 57 euro annui a famiglia

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Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) nei giorni scorsi ha reso noti "gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale" in vigore dal 1° gennaio 2017.  "L’aggiornamento annuale delle tariffe - fa sapere il Ministero - deriva dall’applicazione di quanto contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di riforma del settore n. 296/2006 unitamente alle Delibere Cipe del 2007 e del 2013 che hanno stabilito le formule tariffarie e criteri di calcolo".

L'aumento medio previsto è dello 0.77% ma ci sono tratti il cui aumento raggiunge il 7,88% come nel caso della lombarda Bre.be.mi. 

Il Ministro nel comunicato fa sapere che al momento ci sono "sei differenti regimi tariffari oltre specifiche fattispecie che tengono conto, pur con diverse modalità, dei parametri legati all’inflazione (programmata o reale), alla qualità, al recupero della produttività nonché agli investimenti in beni devolvibili effettuati" e che per "quanto attiene la spesa per investimenti, sono stati considerati gli importi sostenuti dalle società nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2015 ed il 30 settembre 2016, pari a 764,183 milioni di euro di cui, 399,051 milioni di euro sono stati riconosciuti ai fini della remunerazione".

Infine il MIT ricorda che dopo la sospensione deli aumenti tarrifari "l’adeguamento dell’anno 2017 deriva esclusivamente dalla quantificazione dei parametri maturati nel corso del 2016, e non include recuperi degli anni precedenti In questo senso si è operato comunque un effetto di calmieramento, rispetto alle richieste delle Concessionarie".

Sui rincari autostradali è sono intervenute anche le associazioni dei consumatori che ne hanno stimando la ricaduta economica. Secondo Adusbef e Federconsumatori, infatti, gli aumenti tariffari "avranno ricadute in termini diretti per le tasche delle famiglie di 41 euro annui e con la certezza che queste tariffe si riverbereranno su altri costi come ad esempio il trasporto merci portando tale ricaduta complessiva a 57 euro annui complessivi".

Qui le società interessate dagli aumenti in ordine decrescente per rincaro:


Bre.be.mi. 7,88%;
SATAP S.p.A. Tronco A4 4,60%;
Torino - Savona S.p.A. 2,46%;
TEEM 1,90%
Tangenziale di Napoli S.p.A. 1,76%;
Brescia-Padova S.p.A. 1,62%;
Strada dei Parchi S.p.A. 1,62%;
Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. 1,50%;
SAT S.p.A. 0,90%;
RAV S.p.A. 0,90%;
Pedemontana Lombarda 0,90%
ATIVA S.p.A. 0,88%;
Autovie Venete S.p.A. 0,86%;
SATAP S.p.A Tronco A21. 0,85%;
Autostrade per l’Italia S.p.A. 0,64%;
CAV S.p.A. 0,45%;
Autocamionale della Cisa S.p.A. 0,24%;
SAV S.p.A. 0,00%;
SITAF S.p.A. 0,00%;
Autostrada dei Fiori S.p.A. 0,00%;
Centro Padane S.p.A. 0,00%;
Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%;
Autostrada del Brennero S.p.A. 0,00%;
Asti-Cuneo S.p.A. 0,00%;
Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 0,00%;
SALT S.p.A. 0,00%;

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