Carlo Verdelli, Direttore Editoriale per l’Offerta Informativa della Rai, si è dimesso questa sera.
"Sto scrivendo la lettera di dimissioni che consegnerò questa sera al direttore generale" aveva fatto sapere all’ANSA Verdelli verso 20:00 di oggi. "Una persona perbene prende atto che nella seduta del consiglio di amministrazione odierna il piano da lui messo a punto sarebbe stato bocciato e accantonato, perché ritenuto pericoloso e irrealizzabile". "Chi lo propone – ha continuato - non può che prendere atto che non gode più della fiducia dei vertici e rassegnare le sue dimissioni. Non ci può essere un direttore che non ha la fiducia del consiglio di amministrazione".
Verdelli era stato nominato dal Cda della Rai il 26 novembre 2015 e le sue funzioni di Direttore per l’Offerta Informativa erano state illustrate il giorno della nomina nella nota diffusa da Viale Mazzini. “A Verdelli, che riporterà gerarchicamente al Direttore Generale, - informava la nota Rai - risponderanno funzionalmente i Direttori delle Testate giornalistiche. Il Direttore Generale ha illustrato le principali responsabilità e funzioni affidate al Direttore Editoriale per l'Offerta Informativa che, ferme restando le facoltà e le prerogative contrattualmente attribuite ai Direttori di Testata, avrà il coordinamento funzionale delle Testate giornalistiche e dell'offerta editoriale informativa, la supervisione delle proposte editoriali e la titolarità dei meccanismi approvativi dei prodotti giornalistici''. ''Verdelli – continuava la nota - avrà inoltre il raccordo con le Direzioni competenti per gli aspetti produttivi e realizzativi dell'offerta informativa (in particolare Produzione TV, Radio, New Media Platforms) e la gestione delle priorità editoriali, anche di tipo straordinario, dell'offerta informativa RAI nel suo complesso”.
Un ruolo di primo piano, dunque, nel coordinamento dell’informazione offerta dalla Rai.
Il piano di cui riferisce Verdelli nella sua comunicazione, e che è stato bocciato oggi in una riunione informale del Cda Rai, prevedeva tra le cose più importanti il trasferimento a Milano della redazione del Tg2 e l’integrazione tra Rainews e la Testata Giornalistica Regionale (TGR). Le prime critiche al piano c’erano già state nel mese di dicembre e la bocciatura di oggi chiude il lungo confronto tra i vertici Rai. Il Cda della Rai e il Direttore Generale Campo Dall’Orto lavoreranno ora alla definizione di nuovo piano informativo che si baserà su quattro punti cardine: informazione digitale, informazione di flusso, informazione generalista e informazione per l'estero.
L’Usigrai, sindacato unitario dei giornalisti Rai, in merito alla vicenda ha affermato polemicamente in una nota: "Altro atto del conflitto aperto all'interno dei vertici Rai. Tutto sulla pelle della Rai Servizio Pubblico. Siamo ormai a metà mandato e questo vertice non ha prodotto alcun piano di riforma. Ha solo demolito quelli esistenti e anche quelli che ha commissionato". "Siamo ormai in emergenza. Chiediamo un intervento urgente alle istituzioni e alle autorità di vigilanza e garanzia, che auspichiamo di incontrare presto". In un successivo comunicato il sindacato ha detto anche che la crisi dell’attuale vertice aziendale non “si può esaurire nelle dimissioni del Direttore editoriale Carlo Verdelli. La creazione della nuova struttura è la principale, e nei fatti unica, scelta dell’attuale vertice sull’informazione. Questa vicenda non può chiudersi qui”.
L’Usigrai ha chiamato in causa la stessa figura del Direttore Generale perché “non è credibile che il Dg non fosse a conoscenza della linea scelta dal Direttore editoriale”.