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Parla il padre di Zhang Yao, dopo la morte della figlia

"Mai mi sarei sognato di andarla a riconoscere in obitorio", ammette nel pianto il padre della studentessa cinese

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ROMA- "Diteci la verità di come è morta mia figlia". Queste le parole disperate, tirate fuori con voce tremante dal padre della giovane Zhang Yao, la studentessa cinese morta dopo essere stata travolta da un treno mentre rincorreva i tre malviventi che l'avevano derubata. "Non è possibile vivere nel terrore in pieno giorno - afferma piangendo -. Ancora non riesco a credere che sia successo alla mia unica figlia. Vi prego, aiutateci a capire".

Il papà partecipa al sit-in a Tor Sapienza, dove si è radunata la comunità cinese e diversi abitanti della zona. "Non è possibile che sia successa una cosa del genere a due passi dalla Questura", ribadisce incredulo il papà di Zhang Yao. La ragazza si era appena recata all'ufficio immigrazione in via Patini, per rinnovare il permesso di soggiorno a causa di motivi di studio. "Grazie a tutti per aver voluto ricordare mia figlia. Durante il viaggio ho pensato tanto. Sapevo che era sparita e pensavo ad un rapimento per riscatto, mai mi sarei immaginato di andarla a riconoscere in obitorio".

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