Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Sabato 19 novembre 2016 : la giornata intenazionale dell'uomo

Anche l'uomo nel suo genere, vive situazioni di disagio da segnalare all'attenzione mondiale

Condividi su:

"La donna la donna la donna,  o l'omo?"  esclamava il compianto Carlo Monni in  Berlinguer Ti voglion bene, (film cult italiano)  e proprio questa domanda si devono essere fatti coloro chehanno istituito  la Giornata Internazionale dell’Uomo nata nel 1999 e patrocinata dall'ONU.

La donna su questo fronte è ampiamente coperta, ci sono già giornate internazionali dedicate alla donna (8 marzo) a all’infanzia (20 novembre),  e oggi sono gli  esseri umani di sesso maschile ad essere celebrati in oltre 60 stati  nel mondo  con le stesse finalità delle feste al femminile:   rivendicare i diritti degli uomini, l’uguaglianza di genere e l’importanza del loro ruolo nella società. Tra i temi scelti per quest’anno: modelli maschili, salute fisica e psicologica di uomini e ragazzi, discriminazioni verso l’uomo, relazioni uomo/donna, contributi positivi dell’uomo nella società.

Una giornata tutta dedicata al sesso maschile dunque, che vuole  fornire una corretta informazione sullo stile di vita migliore ai fini della salute , dato che come si sa gli uomini vivono meno delle donne e sono maggiormente tendenti al suicidio:  su  un totale di 750.000 decessi, oltre i 2/3 riguardano uomini. Tendenza da imputare al fatto che  gli uomini sanno chiedere aiuto molto meno delle donne, specialmente i giovani che  rivelano frequenti situazioni di disagio,  e le statistiche mostrano  il maggior abbandono scolastico maschile  rispetto alle ragazze.

Esistono molte iniziative contro la violenza sulle donne, ma nessuna contro la violenza ai danni di uomini e di ragazzi. Tra gli obiettivi della giornata la sensibilizzazione al rifiuto della tolleranza verso questo tipo di violenza, sono infatti 500.000 le persone che ogni anno muoiono a causa di violenze, 4 su 5 sono uomini e ragazzi.

Condividi su:

Seguici su Facebook