"La donna la donna la donna, o l'omo?" esclamava il compianto Carlo Monni in Berlinguer Ti voglion bene, (film cult italiano) e proprio questa domanda si devono essere fatti coloro chehanno istituito la Giornata Internazionale dell’Uomo nata nel 1999 e patrocinata dall'ONU.
La donna su questo fronte è ampiamente coperta, ci sono già giornate internazionali dedicate alla donna (8 marzo) a all’infanzia (20 novembre), e oggi sono gli esseri umani di sesso maschile ad essere celebrati in oltre 60 stati nel mondo con le stesse finalità delle feste al femminile: rivendicare i diritti degli uomini, l’uguaglianza di genere e l’importanza del loro ruolo nella società . Tra i temi scelti per quest’anno: modelli maschili, salute fisica e psicologica di uomini e ragazzi, discriminazioni verso l’uomo, relazioni uomo/donna, contributi positivi dell’uomo nella società .
Una giornata tutta dedicata al sesso maschile dunque, che vuole fornire una corretta informazione sullo stile di vita migliore ai fini della salute , dato che come si sa gli uomini vivono meno delle donne e sono maggiormente tendenti al suicidio: su un totale di 750.000 decessi, oltre i 2/3 riguardano uomini. Tendenza da imputare al fatto che gli uomini sanno chiedere aiuto molto meno delle donne, specialmente i giovani che rivelano frequenti situazioni di disagio, e le statistiche mostrano il maggior abbandono scolastico maschile rispetto alle ragazze.
Esistono molte iniziative contro la violenza sulle donne, ma nessuna contro la violenza ai danni di uomini e di ragazzi. Tra gli obiettivi della giornata la sensibilizzazione al rifiuto della tolleranza verso questo tipo di violenza, sono infatti 500.000 le persone che ogni anno muoiono a causa di violenze, 4 su 5 sono uomini e ragazzi.