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Sanita': Idv,una legge popolare per le medicine complementari

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Al via una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare sulle medicine tradizionali, complementari e non convenzionali. L'iniziativa e' promossa dall'Idv ed e' stata presentata dal vicepresidente della Commissione Sanita', Maurizio Romani, nel corso di una conferenza stampa che l'Italia dei Valori ha tenuto davanti il Palazzo di Giustizia. L'omeopatia e le medicine complementari, sottolinea Idv, "sono un settore vitale, sia dal punto di vista industriale, sia dal punto di vista dei pazienti". Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS), l'omeopatia e' il secondo piu' grande sistema di medicina del mondo con un tasso di crescita del 25% l'anno. In Europa piu?di 100 milioni di persone utilizzano l'omeopatia, 600 milioni nel mondo secondo l'OMS e in piu' di 80 Paesi, mentre in Italia sono circa 9 milioni, ossia il 14% della popolazione. Piu?di 20mila medici italiani prescrivono almeno una volta l'anno medicinali omeopatici e sono circa 4mila quelli che la esercitano con piu?regolarita. L'82% degli italiani conosce i medicinali omeopatici. Un italiano su 6 (ovvero 7 milioni di italiani adulti) li ha utilizzati nell'ultimo anno e il 2,5% della popolazione ricorre alle terapie omeopatiche in modo continuativo. Eppure, spiega Romani, "da due anni e mezzo i disegni di legge su una regolamentazione delle medicine non convenzionali, in particolare agopuntura, omeopatia e fitoterapia, dormono in commissione Sanita'. Per dar voce a pazienti e lavoratori del settore abbiamo deciso, come Idv, di presentare una proposta di legge di iniziativa popolare". La proposta di legge di iniziativa popolare prevede, fra l'altro, l'istituzione di registri di professionisti esperti; l'istituzione presso il Ministero della salute delle Commissioni permanenti per la disciplina dell'agopuntura, della medicina omeopatica e delle medicine tradizionali, complementari e non convenzionali; l'istituzione presso il Ministero dell'istruzione di master universitari o di corsi di formazione triennali nelle discipline complementari; l'accreditamento, rilasciato dalle varie Regioni, delle associazioni, delle societa' scientifiche e degli enti pubblici e privati di formazione.

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