Sfruttava il suo ruolo di responsabile dei Servizi alla Persona e elargiva contributi in cambio di sesso. Uffici a luci rosse a Rescaldina, comune del Milanese, scoperti dalle telecamere della Guardia di Finanza.
Al centro dell'indagine il 60enne Salvatore Tramacere che, a quanto spiegato dai finanzieri del Gruppo di Legnano avrebbe in questo modo “spinto” per 7500 euro di sussidi e l'assegnazione di alloggi pubblici ad almeno tre donne in difficoltà economiche ed abitative (tra cui una vedova). Assegnazioni poco chiare che avevano portato il primo cittadino (eletto nel maggio 2014 con una lista civica di centrosinistra) a sottoporre alla Procura le carte che componevano i bilanci comunali ereditati dalla precedente amministrazione. Da qui, le indagini iniziate il novembre scorso, condotte anche attraverso l'utilizzo di telecamere con cui gli inquirenti pensavano forse di catturare uno scambio di mazzette all'interno degli uffici pubblici, e non certo di prestazioni sessuali e che hanno portato all'arresto dell'uomo per induzione indebita e alla denuncia a piede libero di altre tre persone, tra cui due donne che hanno ceduto alle avances e ritenute complici.
e pur ricordando che tutti sono innocenti fino al terzo grado di giudizio mai avremmo potuto pensare a un fatto simile, una pagina nera che non augurerei a nessun sindaco. Ma non voglio puntare il dito contro chi ha amministrato prima di me>. Massima in questo anno di indagine la collaborazione tra sindaco e inquirenti, così come l'impegno dell'Amministrazione nella lotta alla corruzione con l'adozione di strumenti e codici etici per politici e dipendenti, turnazione dei responsabili di ogni area e lo studio attraverso un'apposita commissione per uno sportello di whistle blowing che permetta segnalazioni di abusi e corruzione da parte di cittadini e dipendenti in maniera totalmente anonima. Dopo pochi mesi dall'avvio delle indagini, Tramacere era stato trasferito d'ufficio con competenze di bilancio, ad occuparsi delle buste paga, lui che entrato anni fa in Comune come bibliotecario era diventato, secondo i finanzieri, un “dominus” degli uffici comunali.
Gli stessi dipendenti, appresa la notizia, erano increduli. I video trasmessi poi dalle diverse testate però hanno eliminato ogni possibile dubbio. Ora aspettiamo comunicazioni ufficiali, se ravviseremo un danno per l'ente saremo pronti a costituirci parte civile. Purtroppo il nostro Comune balza troppo spesso alle cronache per brutti fatti, tra questo e la 'ndrangheta, speriamo di riuscire a ripulirne presto il nome>.