La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 30 anni di carcere per Domenico Iania, 55 anni, l'uomo di Morfasso, in provincia di Piacenza, che il 7 luglio del 2010 uccise in modo brutale a Carbonara di Bari, Chiara Brandonisio, 34 anni. I giudici hanno però escluso l'aggravante della crudeltà . I due si erano conosciuti grazie a una chat su internet e per cinque mesi avevano vissuto una relazione virtuale senza incontrarsi mai.
Secondo la ricostruzione fatta dal pm Ciro Angelillis e dagli agenti della Squadra Mobile della Questura, la donna decise di interrompere la storia. Iania rimase deluso minacciando più volte di suicidarsi ma in realtà , secondo gli inquirenti, aveva deciso di eliminare Chiara. Nella notte tra il 6 e il 7 luglio del 2010, Iania si sarebbe messo in viaggio percorrendo l'autostrada adriatica. Giunto a Ceglie del Campo all'alba, avrebbe utilizzato le 24 ore successive per studiare i movimenti della vittima.
Dopo averla trovata, l'avrebbe osservata, pedinata e infine aspettata sulla strada che Chiara percorreva ogni mattina in bicicletta per andare a lavorare. Lì, dopo una breve discussione, la colpì alla testa ripetutamente con una spranga di ferro fracassandole il cranio e uccidendola.