Ubriaco alla guida di un Tir sfreccia ad alta velocità travolgendo auto e provocando incidenti mortali ma lui nemmeno se ne accorge e prosegue all’impazzata fino alla stazione di servizio di Villarboit, dove finalmente viene fermato dalla Polizia stradale.

È successo ieri sera intorno alle 19:30 alla barriera di Rondissone sull’A4 in direzione Milano: moglie e marito, entrambi marocchini stavano viaggiando sulla loro Fiat Idea con a bordo anche i 3 figli quando, d’improvviso sono stati travolti dal mezzo. La giovane coppia è morta sul colpo mentre i loro figli sono rimasti feriti. La più piccola ha solo due mesi, gli altri hanno 3 e 9 anni. Trasportati al Regina Margherita, i tre bambini rimasti orfani di entrambi i genitori, non sarebbero in pericolo di vita. Il Tir, invece, subito dopo l’impatto è fuggito ed è stato fermato a Villarboit, a più di 40 km di distanza dall’incidente mortale.

Il conducente ubriaco alla guida del Tir si chiama Emil Volfe, ha 63 anni ed è originario della Repubblica Slovacca. Dopo essere stato fermato è stato condotto presso il carcere di Vercelli e dovrà rispondere delle accuse di duplice omicidio, omissione di soccorso e guida in stato di ebrezza. Rischia fino a 18 anni di carcere per aver ammazzato una coppia e reso orfani i loro 3 figli minori.

Ancor prima dello schianto, il camion condotto a tutta velocità dall’uomo ubriaco, era stato segnalato alla Satap per aver speronato un’auto alla Falchera ancora in tangenziale. In questo primo impatto erano rimaste coinvolte due auto ma fortunatamente non c’era stato nessun ferito.

La dinamica dell’incidente mortale
Mostafa El Chouifi, 39 anni e Nora Rhaif, 30 a bordo della loro auto insieme ai 3 figli, erano fermi al casello autostradale di Rondissone per prelevare il biglietto quando il Tir li ha travolti. La macchina è schizzata come un proiettile parecchi metri più avanti, ha attraversato la carreggiata e si è schiantata contro il guardrail. Nell’impatto è stata coinvolto anche un terzo mezzo, ferito il conducente che però non è in gravi condizioni.

I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo prima di poter estrarre dall’auto, ormai ridotta a un cumulo di lamiere, i copri delle vittime e dei feriti.
Ad indagare sull’incidente è, invece, la Polizia stradale di Novara. Intanto si cercano testimoni per cercare di ricostruire la dinamica esatta del tragico impatto e nelle prossime ore saranno acquisiti anche i filmati delle telecamere che sicuramente avranno ripreso il momento esatto dello schianto.