Nello schema di decreto legislativo sul sistema camerale è prevista la figura del 'conservatore regionale' che rallenta fortemente l'azione riformatrice della PA. Inoltre, il dlgs risulterebbe viziato per eccesso di delega nella parte in cui contempla la regionalizzazione. Il testo della riforma va dunque assolutamente modificato". Lo dice in una nota il senatore IDV Francesco Molinari. "Inoltre, lo schema di dlgs, nel contemplare un conservatore regionale, produce un netto 'detrimento' delle CCIAA stesse che si vedono private finanche del potere di nomina del conservatore, laddove lo schema di dlgs prevede che i Presidenti camerali siano solo 'sentiti'". "Ancora: un ipotetico conservatore regionale - ha osservato Molinari - potrebbe intervenire a cancellare, a iscrivere, a modificare le imprese di un registro in modo del tutto sganciato, autonomo ed avulso dalla singola Camera, che di fatto perderebbe ogni potere sul 'suo' registro imprese, ossia sul principale presidio per il territorio". "Esprimo forti dubbi sulle modalità di individuazione del trattamento economico del conservatore regionale, che potrebbe nascondere un aggravio di spese. Il testo della riforma dovrà dunque essere migliorato nella sua versione finale fissando, in particolare, la gratuità delle cariche, il rafforzamento delle funzioni estere delle CCIAA, l'abrogazione dei Collegi dei Revisori, demandando i controlli direttamente ai Ministeri e, infine, anche l'elezione diretta". Secondo il parlamentare IDV, "di superburocrati che, peraltro, guadagnerebbero persino di più del Presidente della Repubblica, non abbiamo certamente bisogno, anzi: occorre semplificare e ridurre le spese e migliorare l'efficienza complessiva del sistema"