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“I voti fanno male: meglio quelli “ 'poetici' ”

A Varese un centinaio di mamme presentano una petizione in comune per adottare un nuovo sistema di valutazione messo a punto da due ricercatrici della Bicocca

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Basta con le valutazioni in numeri: molto meglio i voti “poetici”, niente compiti a casa, 40 ore settimanali di frequenza e spazio, molto spazio, alle emozioni. E’ la clamorosa petizione avviata da un gruppo di mamme di Varese che in pochi giorni ha raggiunto quasi un centinaio di adesioni ed è finita sul tavolo del sindaco della Città Giardino Davide Galimberti.

Tutto nasce dal rapporto di due ricercatrici dell’Università Bicocca di Milano, Francesca Antonacci e Monica Guerra, autrici del progetto “Una scuola” al quale hanno anche dedicato un blog. In sostanza la proposta prevede il superamento dell’orario scolastico tradizionale e la sua sostituzione con momenti in cui sono raccontati emozioni e stati d’animo, laboratori creativo-espressivi, attività multidisciplinari, lavori di gruppo ed escursioni nella natura. Il pranzo viene poi condiviso con i docenti e diventa anche l’occasione per parlare di alimentazione sana e corretta. Il tutto suddiviso in un orario settimanale di 40 ore in cui è dato molto spazio al gioco.

“La valutazione numerica – spiega – Guerra – rischia di mortificare l’allievo e di far nascere un pericoloso meccanismo, quello che porta il bambino a ‘sentirsi’ quel voto. Dare una valutazione poetica e descrittiva significa invece rispettare tutto il mondo nascosto e non misurabile che accompagna il percorso di ogni studente. Lo scopo è arrivare a un giudizio reciproco in cui i bambini si confrontano con gli insegnanti e discutono di quanto hanno imparato”. Per stilare il progetto le due ricercatrici hanno collaborato con due docenti di una scuola primaria di Varese, Luca Tondini e Rosaria Violi.

E l’interesse tra le mamme alle quali lo studio è stato proposto, è stato immediato tanto da far partire la richiesta, appunto sotto forma di petizione, che il progetto venga attuato in una scuola elementare varesina già a partire dal prossimo anno scolastico. Per il momento il sindaco Galimberti si limita a far sapere di aver ricevuto la proposta aggiungendo che “sarà valutata nel dettaglio”. Ma non si sbilancia di più tanto. “Una scuola” invece sarà presentato ufficialmente il 19 ottobre prossimo al Festival dell’Utopia di Varese, la kermesse organizzata da Univesiauser che si sta svolgendo da settembre nella Città Giardino e andrà avanti fino a dicembre.

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