Organismo malato da sempre l’università italiana che va avanti con favori agli amici, vincitori di cattedre perché "figli di" e soprattutto molti concorsi farsa, per questo i cervelli fuggono all’estero. Questa la Dnuncia di Raffaele Cantone responsabile Anac l'autorità nazionale anti-corruzione, nel del convegno a Firenze dei resopnsabili amministrativi degli atenei.
Cantone va già duro con la Gelmini "Non voglio entrare nel merito, non ho la struttura né la competenza, ma la riforma Gelmini (la riforma universitaria del governo Berlusconi ndr) secondo me ha finito per creare più problemi di quanti ne abbia risolti. Per esempio, ha istituzionalizzato il sospetto: l'idea che non ci possano essere rapporti di parentela all'interno dello stesso dipartimento, il che ha portato a situazioni paradossali".
Cantone cita il caso di una università del Sud dove si è cercato di raggirare la legge “in una facoltà giuridica è stata istituita una cattedra di storia greca e in una facoltà letteraria una cattedra di istituzioni di diritto pubblico. Entrambi i titolari erano i figli di due professori di altre università . Credo che questo sia uno scandalo e che lo sia il fatto che si sia stati costretti a fare questa operazione; se tutto avvenisse in trasparenza, la legge che nasce dalla logica del sospetto è una legge sbagliata".
Tutti concordi nel dire che Cantone non ha fatto la scoperta del secolo come fa notare l’ex rettore di Urbino Stefano Pivato dopo le dichiarazioni del magistrato, il quale afferma che dopo le denunce sarebbe bene agire. In tanti anni di carriera Pivato non ha mai visto un concorso uguale all’altro.
Una soluzione potrebbe essere l’abolizione dei concorsi.