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Elicottero in piazza per Nozze, Molinari (IDV): lo Stato reagisca

Nota del senatore Idv Francesco Molinari su quanto accaduto a Nicotera

REDAZIONE ROMA
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“Quanto accaduto a  Nicotera  per il matrimonio  del  nipote della locale di 'ndrangheta con tanto di elicottero atterrato nel centro del paese, in puro stile "Il Padrino" è  la chiara sintesi di un modo di vivere in alcune zone della Calabria, in  spregio alla legalita', alle regole e al vivere civile”. E’ quanto si legge in una nota di Francesco Molinari
Senatore IdV e componente della commissione parlamentare antimafia.

“La cosa forse piu' preoccupante, e' che un simile atteggiamento – continua Molinari-   - sia talmente radicato ( e non può certo meravigliarci se l'amministrazione di Nicotera sia stata sciolta per ben due volte per infiltrazioni mafiosa, con il terzo dietro l'uscio) da manifestarsi anche in fatti di vita ordinaria, quali possono essere i festeggiamenti nuziali. Quel che è peggio, almeno agli occhi di chi ancora fa atto di fede nei confronti di uno stato democratico che ha nel rispetto del Diritto uno due suoi baluardi - è che tutto ciò avvenga  sotto gli occhi (in)consapevoli delle Istituzioni.  Sindaco,  Prefetto e Presidente della commissione antimafia della regione. Voglio sperare di non trovarci al cospetto delle famose "  tre scimmiette sul como' ".
Ci chiediamo in nome di cosa, il Primo cittadino o il neo Prefetto abbiamo potuto dare consenso. E'  inverosimile, che non ne fossero a conoscenza, a fronte dei  permessi necessari per  ottenere autorizzazione  del piano di volo in un centro abitato e per occupare una piazza, che riferiscono i giornali, era transennata all'uopo. Vogliamo sperare – conclude Molinari- che non siano state  certe "parentele" dello sposo a rendere "cieche, sorde e mute " le istituzioni,  rispetto ad un simile sfregio.
Chiediamo allo  Stato  di dare segno della sua presenza a queste latitudini, oppure dichiari ufficialmente la Calabria  zona  affidata, consapevolmente, alla 'Ndrangheta e Massoneria deviata. Ce ne faremo una ragione e potremmo chiedere asilo politico a “stati” dove il diritto ha ancora preminenza sull'illegalita'.

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