Dopo una forte operazione di restyling non solo architettonico, ma anche concettuale, ecco svelarsi al pubblico il The Church Village, un intervento macroscopico che trasforma la preesistente struttura di Torre Rossa, in un centro multiculturale. Una sorta di "melting pot" per dirlo in modo internazionale, o "l'ombelico di Roma", restringendo l'area geografica, facendo riferimento per terminologia a una delle canzoni che a ritmo di percussioni annunciava l'incontro culturale ed etnico di giovani pronti a creare un mondo unico in cui lo scambio dei saperi, delle tradizioni e delle conoscenze non poteva che essere arricchimento e crescita indistintamente per tutti.
The Church Village non è solo un hotel ma un vero e proprio “villaggio” studiato per accogliere i giovani provenienti da ogni parte del mondo.
L’albergo, completamente rinnovato, è stato progettato come uno "spazio social tutto da vivere” dove i millennials potranno condividere culture diverse ed esperienze grazie ad un Like, un Hashtag o una Foto cool.
Il complesso, composto da un centro polifunzionale e quattro palazzine “social” contraddistinte appunto con i nomi Facebook, Instagram, Twitter e YouTube, destinate all’accoglienza dei giovani ospiti, sono immerse in una meravigliosa oasi verde che unisce il moderno centro polifunzionale a un prezioso edificio quattrocentesco, quasi a rimarcare quel forte legame storico e culturale che ha generato il nostro contemporaneo. Un filo sottile e ideologico che segna le nostre radici ma che dimostra anche come il "nuovo e contemporaneo" possano coesistere con il "vecchio e antico", a rimarcare che deriviamo dalla nostra storia e a dimostrare che proprio di questa coesistenza e contaminazione stilistica il Village arricchisce culturalmente tutti i fruitori trasmettendo la storia dell'intera area.
The Church Village si candida a diventare un punto di riferimento non solo per l'accoglienza e l'incontro di studenti internazionali, ma anche di giovani romani cui guarda con spiccato interesse, offrendo loro un magico e suggestivo luogo di riparo dal caos della città in cui accedere a diverse tipologie di intrattenimento: attività formative e ricreative, centro multiculturale e di scambio etnico, buon cibo.
Divertimento, arte, cultura e condivisione, concentrati in un unico incredibile luogo: il The Church Village Hotel di Roma.
Per presentare ai giovani la struttura, Pietro di Pierri, proprietario della struttura, architetto e giovane imprenditore armato di sana follia, ha ideato il Carnaby Street Party. Proprio come la via seicentesca londinese accoglie negli anni '60 (trecento anni dopo dalla nascita) la Swinging London trasformandone fortemente l'identità, così il The Church Village apre le porte a tutte le attività da strada. "Giovani per i giovani" è il mood che potrebbe sintetizzare la geniale idea di aprire con Street Food e Street Art, in generale, le porte del Village. La serata del 15 settembre apre alle 19.00 per 12 ore continuative di svariate espressioni artistiche live che vedono coinvolti giovani impegnati nell'arte culinaria, nella pittura, nel graffitismo, nella scultura, nel design.
Coinvolte in questa impresa l'Accademia di Belle Arti di Roma con giovanissimi pittori che dipingeranno durante l'evento le tele che saranno in mostra permanente presso la struttura; ; l'Università di Moda e Costume de "La Sapienza" perché la comunicazione dell'evento filtri attraverso le parole, le sensazioni e le emozioni dei giovani che fanno e creano tendenza; Gregorio Pampinella, writer che in estemporanea creerà murales che saranno integrati nella struttura....
Non mancherà il contributo del Roma Web Fest, espressione del modo contemporaneo di creare storie attraverso il mezzo audiovisivo, la cui fondatrice Janet de Nardis, coinvolgerà youtuber e fashion blogger.