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Caso uranio e militari, Paglia:  non si giochi con i sentimenti dei familiari dei caduti.

L'intervento del Consigliere militare alla Difesa: Esistono procedure di legge che vanno rispettate.

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Sulle recenti dichiarazioni, di tenore anche polemico, riguardanti gli sviluppi del caso giudiziario per la dolorosa scomparsa del caporale Salvatore  Vacca,  è intervenuto la Medaglia  d'Oro al Valor Militare Ten. Col. Gianfranco Paglia, ricordando che esiste una precisa linea di demarcazione fra la politica e l’Amministrazione, una linea che tutti i protagonisti sono tenuti a rispettare. 


Comprendo ma non condivido le polemiche - ha dichiarato il Ten. Col. Gianfranco Paglia - e le facili strumentalizzazioni politiche, non si può giocare con i sentimenti dei familiari speculando con cinismo sulla morte dei miei colleghi caduti per malattia ottemperando al proprio dovere fino alla fine. Il Ministro della Difesa durante una recente audizione presso la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sull’Uranio impoverito,  ha evidenziato la vicinanza umana alla famiglia del militare manifestando l’intendimento personale a non promuovere ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Roma attesa naturalmente la necessità di una preventiva valutazione tecnico-giuridica di fattibilità da parte delle articolazioni dello Stato competenti.
Il Ministro ha provveduto all’impegno assunto, comunicando quest' intendimento  all’Avvocatura Generale dello Stato che ha evidenziato la difficoltà di darne corso nel rispetto della giurisprudenza e dei vincoli di legge nella materia.


Non siamo quindi di fronte - ha concluso - a un  “accanimento giudiziario” e dal sottovalutare i risvolti della vicenda umana, ben presenti al ministro Pinotti come dimostrano le sue dichiarazioni e gli atti conseguenti del ministero da lei guidato. Testimonianza questa di una sensibilità verso tutto il comparto difesa che è costantemente e quotidianamente seguito a disprezzo di quanto strumentalmente viene dichiarato da una certa parte politica che preferisce allarmare piuttosto che risolvere.

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