“A Trapani è impossibile esercitare l'interruzione volontaria di gravidanza a causa del pensionamento dell'unico medico non obiettore. Ritengo questa un'interruzione di pubblico servizio da parte dell'Azienda ospedaliera che dovrebbe garantire l'attuazione della legge 194 approvata ben 38 anni fa come legge dello Stato. Non è scandaloso, sapendo ovviamente da tempo che il medico non obiettore sarebbe andato in pensione, che da parte della direzione sanitaria non si sia preso nessun provvedimento per la sua sostituzione?”.
Lo ha detto Maurizio Romani, senatore dell'Italia dei Valori, nel corso di un suo intervento in Aula.
“Siamo in presenza di una violenza istituzionale. Purtroppo – ha aggiunto - anche la relazione del ministero della Salute ha ritenuto che i numeri degli obiettori sono tutto sommato accettabili. Ma come possiamo affermare ciò quando su 94 ospedali con reparti di Ostetricia e Ginecologia solo 62 effettuano l'interruzione volontaria di gravidanza? È normale che ci siano regioni con oltre il 93% di obiettori? Questo è un valore accettabile? Sono diminuite per caso le interruzioni volontarie di gravidanza? Non sarà forse perché ci sono stati più aborti clandestini o tentativi che poi si sono indirizzati alle strutture ospedaliere per interrompere l'emorragia?”.
“Noi già nel 2013 – ha ricordato Romani - abbiamo presentato un ddl, numero 923, assegnato alle Commissioni Giustizia e Sanità del Senato, dove si chiede che almeno il 70% del personale in servizio non sia obiettore di coscienza”.
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