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Iniziativa a Pisa "Chi colpisce una donna colpisce tutte noi"

Oggi in molte città italiane donne e uomini si ritroveranno per dire basta alla violenza sulle donne

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Anche a Pisa, come in tante altre città italiane la mattina del 2 giugno, donne e uomini si ritroveranno per dire basta alla strage di donne, uccise dalla violenza maschile. La Casa della Donna e l’associazione Nuovo Maschile. Uomini liberi dalla violenza hanno lanciato l’appuntamento sui social: Alle ore 10 a Pisa, davanti al Comune per dire “Basta con la violenza maschile sulle donne! Il Governo applichi la convenzione di Istanbul! 

Settanta anni dopo il voto alle donne, la violenza maschile continua ad essere il più grande impedimento ai diritti delle donne. “. “Con il sole e con la pioggia. Con qualcosa di rosso. Per alzare il nostro grido, uomini e donne, e dire che non ci stiamo alla violenza maschile sulle donne. Come donne ci risolleviamo e come uomini possiamo essere presenti, prendere posizione, proporre modelli nuovi, paritari, rispettosi, di relazione. Sara è stata uccisa da un uomo, con la connivenza della società. E con lei anche le altre donne.” Sono già 55 le donne uccise nel 2016, ogni volta assistiamo allo sdegno momentaneo e interventi da parte sui media fatti da vari esperti/e. Parole, solo parole e troppo spesso affermate da chi non conosce la realtà e i vissuti delle donne che subiscono violenza. Questa volta assistiamo ad un vero fuoco di fila mediatico che ancora una volta colpevolizza le donne, dando suggerimenti del tipo “non accettate l’ultimo appuntamento … Denunciate!! … Dovete riconoscere i segnali … “. Nessuno parla agli uomini! La violenza non è amore, nè gelosia, nè follia. La violenza, il femminicidio, sono atti deliberati di riaffermazione del proprio presunto potere e dominio. Atti di distruzione senza alcuna giustificazione, che affondano le proprie radici in una società e in una cultura che ancora fornisce attenuanti e giustificazioni a ciò, parlando di amore o perdita di controllo” Non è questo il maschile in cui ci rispecchiamo, in cui crediamo. Crediamo in un maschile che nel rapporto con l'altra rispetti pensieri, emozioni, azioni, decisioni. Crediamo nella libertà e autodeterminazione della donna all'interno della relazione e anche nella sua decisione di chiuderla. La violenza maschile sulle donne è un problema politico che affonda le sue radici nella disparità fra i sessi e nella discriminazione, queste radici vanno estirpate: le leggi ci sono, abbiamo combattuto duramente per ottenerle, che vengano almeno rispettate e fatte rispettare.

La violenza maschile sulle donne e sui figli è una tragedia con costi altissimi.” Invece nonostante la Convenzione di Istambul, le leggi sul femminicidio e lo stalking, i piani nazionali, in realtà c’è un silenzioso e subdolo tentativo di ridimensionamento dei centri antiviolenza, gestiti da associazioni di donne senza scopo di lucro, che da decenni accolgono e aiutano le donne che, in questi luoghi si sentono sicure, credute e supportate nel percorso di uscita dal maltrattamento. I centri antiviolenza svolgono una continua azione politica e culturale di sensibilizzazione, formazione, prevenzione, perché per cambiare la cultura sessista è necessario un intervento continuo e strutturale. A Pisa il centro antiviolenza della Casa della Donna opera da 23 anni e accoglie circa 250 donne ogni anno, garantisce alle donne ascolto, colloqui, sostegno psicologico e legale, in una Casa che è il simbolo della libertà femminile nella nostra provincia. Questo luogo, che centinaia di donne hanno contribuito a costruire con i loro saperi e il loro tempo, oggi è a rischio. L’impegno contro la violenza parte da qui, dal sostenere e ampliare i luoghi, in cui si costruisce e si diffonde libertà e autodeterminazione. Ci aspettiamo questa volontà politica dalle nostre amministratrici e dai nostri amministratori. Associazione Casa della Donna- Pisa, Associazione Nuovo Maschile

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