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Lega Pro, la Spal torna in serie B

Benevento a un punto dalla cadetteria

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Siamo quasi in dirittura d’arrivo.

All’indomani della XXXII giornata di campionato, disputatasi tra sabato 23 e domenica 24 aprile, la Lega Pro è ormai arrivata a due turni dalle vacanze. Che naturalmente non saranno per tutti: si aprirà, com’è naturale, la coda dei playoff e dei playout, ma solo per le squadre classificatesi nelle due zone specifiche. Tutto nell’arco del weekend, dunque, senza enjambements nella settimana successiva:  con il “rompete le righe” che si profila all’orizzonte, il campionato abbandona il canonico schema in tre atti per adottare quello in due tronconi. È successo, infatti, che uno dei tre gironi, più precisamente quello della “terra di mezzo”, ha giocato interamente di sabato, mentre negli altri due, il settentrionale e il meridionale, le gare si sono disputate tutte di domenica.

Dunque la Spal, regina incontrastata del girone B tanto d’inverno quanto in primavera, non ha dovuto attendere il vespro del giorno del Signore per cingere quella corona che si sentiva sul capo da mesi e mesi. Un punto bastava e un punto è arrivato Il pareggio casalingo con l’Arezzo (1-1) è stato il suggello senza stress ad una stagione da dominatrice, che sancisce il meritato ritorno della squadra ferrarese in una dimensione calcistica più consona al suo blasone. Sessantotto punti e la prospettiva di poter toccare quota 74: se vorrà, naturalmente, ed è questo il bello, perché gli uomini di Semplici non devono più guardarsi le spalle da nessuno. Se la prendono comoda (e in realtà, data l’occasione che si presentava a ciascuna, avrebbero anche potuto affondare un po’ di più ) anche Pisa e Maceratese, rispettivamente seconda e terza in classifica: pareggiano per 0-0, nello scontro diretto, che ha avuto per teatro la tana dei biancorossi marchigiani, e mantengono, così, invariate le loro posizioni in classifica.

Il Pisa avanza di un punto, e sale a 59, e così fa la Maceratese, che continua a stargli a ruota a 58. Tutto sommato, però, anche in questo caso la tranquillità è almeno in parte giustificata: l’altro verdetto della giornata, infatti, oltre alla promozione della Spal, è che l’Ancona è ormai tagliato fuori dalla lotta per il secondo e il terzo posto, essendo stato battuto a Frascati dalla Lupa Roma. Senza più margini reali per poter coltivare voli pindarici, adesso i dorici debbono semmai difendere la quarta posizione dall’assalto della Carrarese, splendida corsara a Pontedera e ora distante solo due lunghezze dal team di Cornacchini (sono 48 i punti dei toscani, 50 quelli dei marchigiani).  Gli uomini di Gattuso e quelli di Bucchi, dunque, avranno l’agio di poter  prendersi altri 180 minuti di tempo per definire al meglio la spartizione inter se delle due piazze d’onore, sapendo che nessun altro, all’infuori di esse, sarà coinvolto nel gioco

Domenica spazio alle altre due latitudini del campionato, dunque. Nel girone A il Pordenone scippa per l’ennesima volta il secondo posto al Bassano. Mentre, infatti, i veneti si fermano un po’ inaspettatamente a Renate, dove trovano la sconfitta di misura, i friulani non perdono l’appuntamento con il successo interno ai danni del Cuneo, battuto non senza rischi per 2-1. La situazione alle immediate spalle del Cittadella, che, pur già promosso, non perde il vizietto di dominare (ed espugna Salò, con lo stesso risultato che fa felici gli uomini di Tedino), è dunque la seguente: Pordenone secondo a 59 punti, Bassano terzo a 58. Un punto sotto preme l’Alessandria; chiude la zona playoff il Padova, attardato di cinque punti sui piemontesi. Come si vede, a sole due giornate dalla fine del campionato in questo girone è ancora assai difficile prevedere quale sarà l’ordine d’arrivo dietro alla Terribile Armata di Venturato.   

Nel girone B sagra delle vittorie importanti di misura. Il Benevento capolista viola il campo del Martina Franca con il punteggio minimo di 1-0 e si porta ad un solo punto da quella promozione in serie B sfiorata per anni. Con identico risultato, il Lecce vince in casa con la Paganese e si riprende il secondo posto ai danni del Foggia, che perisce di 1-0 a Cosenza, e per giunta di rigore: a dirla tutta un rigore lo avevano avuto anche i dauni, non molti minuti dopo il vantaggio rossoblù, ma non ne hanno saputo per nulla approfittare. Dovrebbero essere proprio i calabresi, ora a 56 punti, a chiudere la griglia playoff, a meno di probabili rimonte del Matera (distante cinque punti dai lupi silani): poi ci sono, in ordine crescente, la Casertana e il Foggia a 59 punti  (la vittoria interna contro l’Andria, ennesimo 1-0 della giornata, ha consentito ai borbonici di agganciare al terzo posto i pugliesi), e, naturalmente, il vice-capolista Lecce

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