Acate, nel ragusano: una città contraddittoria dove la politica si accanisce fra polemiche varie. Ma il sindaco Raffo non ci sta e spiega la sua verità.
Signor Sindaco, non sembra per niente semplice questa sindacatura. Da una parte l’ombra del dissesto, dall’altra una insostenibile “convivenza” con il consiglio comunale. Le Sue riflessioni?
"Progetti che io ritengo rivoluzionari non solo perché mai nessuno li ha pensati e mai, figuriamoci realizzati. Noi li stiamo pian pianino realizzando. Non è una sindacatura difficile. Il problema nasce dal fatto che siamo in un Comune dove, storicamente, si registrano montagne di debiti, nascosti, sottovalutati e che, ci noi siamo ritrovati, nostro malgrado, ma che abbiamo acquisito consapevolezza di questa voragine di debiti grazie al nostro studio, al nostro lavoro. Per questo ne abbiamo consapevolezza con notevole ritardo, ma dai documenti che studio da tempo, si evince chiaramente che sono state fatte delle operazioni nel passato di bilancio e di consiglio che, in un paese normale andrebbero perseguiti penalmente perché una comunità viene messa in ginocchio da prese di posizione, da menzogne, da bilanci tutti falsi e da consiglieri che, per ripicca, per spregiudicatezza, per ignoranza hanno rovinato il Comune.
Non dimentichiamo, che non solo tutti i bilanci si sono chiusi negli anni con un avanzo facendo risultare il comune di Acate il più ricco d’Italia, e quindi libertà di spesa come meglio ritenevano opportuno, come io ho stigmatizzato, nei due documenti che ho già pubblicato. Negli ultimi di una lunga serie, non dimentichiamo che durante la campagna elettorale, solo il fatto di aver accennato che c’erano, forse, difficoltà finanziarie nel Comune, sono stato redarguito pubblicamente come un essere mentalmente confuso. Ho cominciato a scrivere nel 2014 e sono stato preso in giro anche da impiegati e funzionari del Comune che hanno gestito in modo maldestro e spregiudicato, le casse, i bilanci, i soldi dell’ente.
Basti pensare che, nel famoso 2012, la maggioranza del Consiglio ha deliberato “delibere” completamente folli e, fuori dal patto di solidarietà fra i comuni, per cui il Comune di Acate non solo non riceve nulla dal Ministero, come più volte, ha sottolineato il Segretario Comunale di allora, e, non solo non riceviamo un euro ma nel contempo dobbiamo aiutare i comuni in difficoltà. Ci mancano un milione e seicento mila euro l’anno, solo per questo....continua a leggere...