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Affittopoli romana, Tronca cerca “zone grigie”

“Necessario dare segnale forte”

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Un censimento completo del patrimonio immobiliare all’ombra del Cupolone?

Non c’è,  ed è una cosa davvero sconvolgente. Ė quanto, con rammarico, è stato costretto ad osservare due giorni fa il commissario straordinario di RomaFrancesco Paolo Tronca, intervenendo, negli studi del contenitore mattutino di Rai 1, Uno mattina, sul nuovo-vecchio scandalo che agita la Capitale, affitti a prezzo stracciato nel centro di Roma. In ogni caso, dice il commissario, sulla questione degli “affitti truccati” a Roma è necessario andare fino in fondo, perché così facendo si darebbe “un segnale molto forte”.

Non potrebbe essere altrimenti, dal momento che trattasi di una vera e propria “piaga”, che arreca perdite al comune di Roma per cento milioni di euro annui. Ed è necessario anche agire sulla base del censimento esistente, che è senz’altro parziale ma può essere indicativo proprio alla luce delle lacune che mostra.

Le zone grigie secondo noi ci sono. Il censimento (quello ufficiale a disposizione dell’amministrazione straordinaria, non quello che Tronca si sarebbe aspettato, ndr) prevede decine di migliaia di appartamenti di proprietà del comune, ma quanti sono quelli che non sono caricati nella mappatura censimentale  e sfuggono, quindi, alla nostra possibilità di valutazione e intervento?

Scoprire questi luoghi-fantasma, sottolinea Tronca, è precisamente “la sfida che siamo chiamati ad intraprendere”.

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