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Family day, i conti non tornano

Presenza ridimensionata rispetto a quella annunciata sul web, intanto a “Suor Efe” viene impedito l'accesso al Circo Massimo

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Due milioni di persone? No, trecentomila.


Il tam tam mediatico sul Family day 2016 conosce il suo primo inciampo, dovuto al numero dei partecipanti  presenti annunciato sul web dalle associazioni e da politici: due milioni di persone.

Un successo, se non fosse che il popolo di internet, attento e non nuovo a cifre gonfiate e poi clamorosamente smentite, incomincia ad analizzare la kermesse, scoprendo che il numero dei presenti arriva a circa trecentomila persone: sempre una cifra rispettosa ma certo ben lontana da quella condivisa a gran voce dai sostenitori.

Calcoli a parte sulla superficie e persone previste per metro quadro, che smentiscono a priori la possibilità per l'area di contenere una simile concentrazione umana,  a dare il colpo di grazia al ragguardevole numero lanciato dai familiari sono le foto comparative della manifestazione di oggi e quelle del concerto tenuto dal gruppo dei Rolling Stones nel 2014, dove Mick Jagger e soci fecero strappare più di 70.000 biglietti e riempirono il Circo Massimo: un colpo d'occhio ben distante dal Family day, che appare davvero sproporzionato a confronto pure con “soli” trecentomila partecipanti.

Intanto che le polemiche si susseguono, dato che mancano ancora i numeri ufficiali della Questura di Roma, l'agenzia Ansa scopre che viene negato l'ingresso proprio a chi arrivava per fare numero: si tratta di Efe Bal, nota transessuale turca che si è presentata all'appuntamento travestita da suora, allo scopo di provocare pacificamente - secondo quanto da lei dichiarato ad Ansa – e che  invece è stata respinta, per futili motivi.

Un ridimensionamento che ha scatenato non poca ironia su web e sopratutto social network, dove già il Family day era già attaccato da tempo, e che senz'altro porterà i suoi organizzatori e sostenitori a proclami più contenuti.

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