Subito dopo l'intervista rilasciata 'Storie Maledette' arriva la pagina fb di Rudy Guede dove sembra un ragazzo nero come tanti , con indosso un rassicurante maglioncino grigio e occhiali, uno studente amante della montagna che ha scelto come foto di copertina.
La pagina di Guede viene gestita dal Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo, la città dove adesso il ragazzo sta scontando la pena e ha già superato i 500 like e ricevuto decine di commenti al suo primo post dove ha scritto : "Da oggi inizio a raccontarvi la mia storia" L’ivoriano ha insomma qualcosa da dire su quella notte tra l'1 e il 2 novembre di 9 anni fa al numero 7 di Via Pergola, a Perugia.
Unico condannato a sedici anni di prigione per l'omicidio della ventunenne studentessa americana Meredith Kercher, Guede, è stato intervistato da Franca Leosini nel corso della trasmissione “Storie Maledette” nonostante gli avvocati di Raffaele Sollecito, avessero diffidato la Rai dal mandare in onda la puntata.
"Sono fuggito perché avevo paura che non mi avrebbero creduto" ha dichiarato nel corso dell’intervista e sulla pagina Facebook ha scritto: "Non sono io a dire che le indagini sull'omicidio sono state condotte in modo disdicevole. Sono i giudici della Cassazione. Io non sono l'unico colpevole dell'omicidio di Meredith. Sono l'unico condannato. Perché i ragionevoli dubbi contano solo per alcuni e per qualcun altro no?"