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Il ritorno del Mammuth

In diecimila lo hanno salutato a L'Aquila

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Lo scheletro di Mammuthus meridionalis, è uno fra gli esemplari più completi rinvenuti in Europa. Fu scavato e recuperato nel 1954 in una cava di argilla a circa 15 chilometri da L’Aquila, in località Madonna della Strada nel Comune di Scoppito. Databile intorno ad un milione e trecentomila anni fa (Pleistoc ene inferiore), lo scheletro appartiene ad un esemplare di maschio adulto alto 4 metri al garrese e lungo 7 metri dalla punta della zanna all’estremità della coda.

Dopo il sisma che il 6 aprile del 2009 ha colpito duramente la città dell’Aquila, i finanzieri di tutta Italia hanno devoluto una giornata del loro lavoro per lasciare un segno concreto nella ricostruzione e il restauro del patrimonio culturale della città. Una donazione di ben seicentomila euro, che ha reso possibile trasformare, per due anni  di lavoro, il Bastione est del Forte Spagnolo in un vero e proprio laboratorio di restauro dove il prezioso scheletro è stato studiato, analizzato, smontato osso per osso. continua su terraecuore.net

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