Intervista a Pino Imperatore
Parlaci del tuo ultimo progetto letterario.
«Da pochi giorni è in libreria il mio nuovo romanzo, “Questa scuola non è un albergo”, pubblicato da Giunti, e sono molto contento dei primi commenti dei lettori, che stanno apprezzando l’opera. È una storia di formazione che ha per protagonista uno studente diciottenne, Angelo D’Amore, alle prese con le vicende scolastiche che lo porteranno all’esame di maturità e con il suo vissuto personale e familiare, segnato dalla tragica scomparsa della madre. È anche un libro sulla “buona scuola”, e per una singolare coincidenza è uscito proprio nel periodo di massima protesta contro la riforma proposta dal governo».
Qual è stata fino ad oggi la tua più grande soddisfazione in ambito professionale?
«Ne ho avute tante, nella mia vita; da questo punto di vista mi ritengo un fortunato. E ci tengo a dirlo: le ho ottenute tutte a costo di sacrifici, impegno e duro lavoro. Una delle più entusiasmanti è stata la messa in scena di “Benvenuti in casa Esposito”, la commedia teatrale liberamente tratta dal mio omonimo romanzo. Vedere i personaggi del mio libro prendere forma, corpo e parola è stata un’esperienza emozionante, unica. La commedia ha finora totalizzato più di quarantamila spettatori e continuerà nei prossimi mesi ad essere proposta da vari teatri italiani».
Il tuo prossimo impegno sarà per...?
«Voglio scrivere altri romanzi e opere teatrali e continuare a regalare risate e spunti di riflessione ai lettori e agli spettatori. Ce n’è tanto bisogno».
Il tuo pensiero riguardo le ultime vicende del mondo.
«Ogni epoca storica ha le sue criticità, e non può definirsi peggiore o migliore di quelle che l’hanno preceduta. Il momento attuale è certamente difficile ed è caratterizzato da una generale decadenza dei costumi e degli stili di vita, con violenze e conflitti in ogni angolo del pianeta. Chi fa del male agli altri dovrebbe capire che fa del male anche a se stesso. Il rispetto per gli altri e per l’ambiente che ci circonda deve avere sempre la priorità su tutto. La vita è breve, perchè sprecarla in cattiverie?».
Chi è Pino Imperatore?
Pino Imperatore – narratore, giornalista, sceneggiatore – è nato a Milano da genitori emigranti napoletani. Vive ad Aversa, in provincia di Caserta, e lavora a Napoli. È autore di varie opere comiche e umoristiche, fra cui i romanzi bestseller “Benvenuti in casa Esposito” (Giunti, 2012) e “Bentornati in casa Esposito” (Giunti, 2013). Da “Benvenuti in casa Esposito” è stata tratta una commedia teatrale di grande successo, scritta da Imperatore con Alessandro Siani e Paolo Caiazzo ed interpretata dallo stesso Caiazzo e da Federica Altamura, Mimmo Esposito, Salvatore Misticone, Nunzia Schiano, Gennaro Silvestro, Loredana Simioli e Maria Rosaria Virgili. Nel 2001 ha ideato e fondato a Napoli il Laboratorio di scrittura comica e umoristica “Achille Campanile”.
Dal 2005 lo affianca nella conduzione il ludolinguista Edgardo Bellini, campione italiano di Giochi di Parole. Dal 2005 al 2011 è stato responsabile della sezione Scrittura Comica del Premio “Massimo Troisi”. Nel 2009 ha ideato e fondato il GULP - Gruppo Umoristi Ludici Postmoderni. Sotto la sigla GULP sono state pubblicate due antologie umoristiche: “Aggiungi un porco a favola” (Cento Autori, 2009), che ha curato con Bellini, e “Se mi lasci non male” (Kairós, 2010), a cura di Gianni Puca. Con Bellini ha curato anche l’antologia umoristica “Quel sacripante del grafico si è scordato il titolo” (Graus, 2005). Da giornalista ha scritto per quotidiani e periodici e ha collaborato con emittenti radiofoniche e televisive.
Collabora con vari attori comici – fra cui Alessandro Siani, Paolo Caiazzo e Alessandro Bolide – e con il TAM Tunnel Comedy Club di Napoli. Nel 2003 ha collaborato ai testi della trasmissione televisiva comica “Bulldozer” (Rai Due). Suoi racconti e battute sono apparsi in varie pubblicazioni. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti letterari in tutta Italia.