Un matrimonio, le vite degli sposi e la loro cittadina a fare da palcoscenico: così inizia “Ciò che Dio unisce”, l'ultima fatica letteraria di Sacha Naspini, scrittore della Maremma toscana già conosciuto al grande pubblico per “Il gran diavolo”, romanzo rinascimentale incentrato sulla figura del capitano Giovanni Dalle Bande Nere.
“Ciò che Dio unisce” racconta le vite degli sposi, Michele e Marta, alternando le loro visioni narrative ponendo una sorta di telecamera addosso ad ognuno dei due ma anche sovrapponendo i momenti di vita diretta a quelli passati, con lunghi flashback narrati in prima persona dai due e coinvolgendo il lettore nell'opera, trascinandolo ora nella chiesa assiepata di persone con gli occhi rivolti al portone o nei convulsi preparativi alla cerimonia nuziale, andando lentamente a conoscere nell'intimo Michele, ragazzo di famiglia ricca, e Marta, figlia di una famiglia operaia. Sullo sfondo il paese dei promessi sposi: Follonica, seconda cittadina della provincia grossetana, e i suoi luoghi, carichi di ricordi e nostalgia per i due, che spesso strappa il ruolo di protagonista ai due ragazzi con il suo provincialismo omniscente e che aleggia imperante nelle loro vite, condizionandole e costringendoli a delle scelte senza appello.
“La sua storia parte naturalmente da un vero matrimonio – racconta Sacha Naspini – ed essendo tra gli invitati è partita la scintilla, l'intuizione di raccontare alcuni particolari “nascosti” di esso e dar modo, attraverso l'utilizzo di una narrativa per immagini, come se i due sposi avessero una goPro (videocamera di piccole dimensioni per la ripresa soggettiva). Ho steso il romanzo in venti giorni – continua il Naspini – durante un periodo molto movimentato, ispirandomi al noir italiano e alle atmosfere thriller di uno dei maestri d'eccellenza per il genere, Alfred Hitchcook.”
Pubblicato dalla casa editrice Piano B edizioni di Prato “Ciò che Dio unisce” arriva alla fine di un anno denso di successi per l'autore, prima con la pubblicazione da parte di Rizzoli de “Il gran diavolo”,successivamente con la ristampa di altri suoi cavalli di battaglia, come “Cento per cento” e và ad affermare in maniera incisiva il suo talento letterario con uno stile narrativo denso e crudo, che già lo ha fatto conoscere e apprezzare da migliaia di lettori.
Sacha Naspini (Grosseto, 1976) ha pubblicato I Cariolanti (Elliot 2009), Le nostre assenze (Elliot 2012), Il canile (Guanda 2013) e Il gran diavolo. Storia di Giovanni dalle Bande Nere l'ultimo capitano di Ventura (Rizzoli 2014). Presente in molte antologie narrative, scrive anche per il cinema e la televisione.