Lo scorso 9 settembre è stata inaugurata ad Istanbul la mostra di quadri del cantautore siciliano, Franco Battiato. Dopo lo straordinario successo ottenuto a Beyoglu, prima chiamata Galata, distretto metropolitano della capitale (asiatica) turca , si è deciso di prolungare l'evento, trasferendo le opere ad Eatly.
L'ultimo giorno di mostra sarebbe dovuto essere sabato 20 settembre, nella Beyoglu Belediyesi Sanat Galerisi, ma il pubblico ha apprezzato tanto da spingere gli organizzatori a proseguire sino al 28 settembre. Le opere del cantautore sono state portate ad Eataly, e la mostra è stata allestita nel parco di Zorlu. Tra gli organizzatori, Fiorella Nozzetti, dell'Istituto italiano di cultura nella capitale della Turchia; all'inaugurazione era presente anche il sindaco di Catania, Enzo Bianco. "Quisque faber fortunae suae" è il titolo della mostra di pittura, che significa letteralmente “ognuno è artefice della propria sorte”, e non ci poteva essere titolo migliore per esprime al meglio lo spirito artistico del cantante siciliano. Dalle parole tratte dal sito “battiato.it” si evince ciò che spinge il cantante e pittore verso l'arte. “Io che sto diventando sabbia del deserto, ringrazio i venti che mi cambiano forma e punto di osservazione, un ideale perseguo, anacronistico e ridicolo: il miglioramento”. Battiato era in passato, e lo è tuttora, l'eccellenza del cantautorato italiano, con la capacità di fare della musica e delle parole, il veicolo delle emozioni. Ha iniziato a dipingere per pura sfida, con tecniche ad olio su tela e tavole dorate, e ne ha fatto la sua cura riabilitativa verso la crescita e la consapevolezza delle proprie facoltà. Dal ’93 ad oggi ha esposto i suoi quadri in molte mostre, sia in città italiane che straniere, soprattutto nelle tanto amate città dell'est che spesso ha citato nelle sue canzoni. Süphan Barzani, pseudonimo con il quale firma le sue opere, è la rappresentazione del suo genio che ha fatto coincidere in due forme d'arte, in primis la musica e poi la pittura. Le copertine di Fleurs e Ferro Battuto, e il libretto dell’opera Gilgamesh, sono state realizzate appunto da Franco Battiato.