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“Fino in fondo”, il nuovo singolo degli Ora che non conosce compromessi

Il brano di Fabio (Feb) Picciau e Davide Zedda è disponibile su YuoTube e su tutte le piattaforme digitali: ecco la recensione e il videoclip

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Sveglia da presto.

Anche oggi i cuccioli hanno deciso che quattro ore di sonno ti devono bastare, e alle cinque sono già saltati sul letto. Non è che ci puoi discutere tanto: la prendi come viene, accetti le loro coccole fatte di sniffate e leccate in faccia, e ti rassegni ad alzarti.

Una doccia veloce, e dopo 10 minuti il caffè sta già gorgogliando nella caffettiera: stai tornando piano piano a carburare, ma prima del secondo caffè non ti metti a pensare ad alcun programma per la giornata. Te la prendi comoda, e ti godi quei momenti in cui fuori è ancora silenzio.

Sigaretta in bocca, mano sulla guancia a saggiare una barba di tre giorni che decidi possa attendere il rasoio ancora per un'altra giornata, accendi il telefono e vedi che un amico ti ha scritto. "Guardati questo video. Ti piacerà". 

È uno che non manda mai messaggi ad minchiam. Non hai per niente voglia dell'ennesima notizia deprimente, ma ti fidi del suo consiglio sperando in qualcosa di buono.

Non stai guardando lo schermo perché sei solito basarti per lo più sull'ascolto, e stai già approfittando di quegli attimi per preparare la pappa ai cani; il suono di un accendino, però, cattura la tua attenzione.

Molli tutto, mandi indietro il video e ti metti a guardarlo.

Un tizio in penombra, con un paio di inconfondibili Ray-Ban, si accende un sigaro: immagine in bianco e nero, figura familiare, voce inconfondibile. È Davide Zedda, giornalista molto noto non solo nella sua terra sarda ma a livello nazionale, visto il seguito che ha il suo canale Telegram. 

"Ma che cazzo. Sì è messo a cantare?"

Continui ad ascoltare. E le prime parole sono sussurrate.

"Ho fatto i conti con me stesso. Fino in fondo. Senza sconti. Perché la notte non conosce compromessi".

No. Non sta cantando. Sta semplicemente parlando seguendo il ritmo della chitarra che lo accompagna. 

"Ho guardato al cielo buio. Alle stelle che non brillano. Senza trovare le risposte. Nel dolore più profondo. Fino in fondo. Senza sconti. Perché la notte non conosce compromessi".

E immediatamente, dopo questa sorta di intro, la chitarra diventa protagonista con un reef magistrale, mentre già ti scopri a chiederti come sarà il resto di quel brano.

La voce così familiare del giornalista riprende subito dopo il pezzo di chitarra e batteria: "Dopo l'alba nuova luce, nuova linfa a vita nuova. Nei tuoi occhi vedo il sole, brilla caldo come il cielo. Guardo in alto, mi abbandono. Fino in fondo. Perché la vita non conosce compromessi".

La chitarra riprende il suo reef, e poi parte con un assolo di quelli in cui lo strumento sembra miagolare. Le immagini scorrono sullo schermo a fare da splendido contorno visivo, per creare un insieme che è davvero un piacere.

Sul finale la scena è di nuovo di Davide: "Sono pronto. Si parte. Let's rock. Ora".

Riconosci in quelle parole il combattente che è in lui. Il testo è semplice, breve, eppure fortissimo. E la musica non è da meno, perché ti entra dentro: "Feb" è eccezionale.

Quel video è una vera perla, aveva ragione l'amico che ti ha suggerito di guardarlo. È un esempio di dissidenza diverso dal solito: suggerita, lasciata intendere, sussurrata. Ma non per questo meno potente: "la vita non conosce compromessi" dice già tutto. È una sorta di monito. Di memento. Di verità personale affermata con orgoglio.

Senza neanche pensarci, ti ritrovi a far partire daccapo il pezzo per la seconda volta.

Sai che darà un gusto più buono al secondo caffè della tua alba, e a chissà quanti altri momenti.

"Fino in fondo".

Già. È un bel proposito. Una dichiarazione di intenti. 

Una ammissione.

E una chiamata.

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