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Xanadu: dove il tempo si è fermato

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Ci sono delle volte in cui è davvero possibile fermare il tempo. I musei, si sa, sono degli ottimi contenitori di tempo, come le fotografie, che riescono a immortalare dei momenti che non torneranno più in nessun altro modo se non attraverso gli astratti ricordi.
Chissà, forse un giorno inventeremo qualcosa che potrà catturare i profumi e i sapori di un determinato momento che vogliamo conservare nella nostra mente, un profumo ad essenza “carta di libro”, ad esempio, ed è assurdo che ancora nessuno sia stato capace di imbottigliare quel prezioso aroma che ci fa viaggiare in un mondo parallelo.
Per l'appunto, un museo riesce a trattenere le essenze di cose passate, se avete visitato il museo egizio di Torino, per citarne uno, sapete di cosa io stia parlando.
Immaginate che essenze si possano sentire in un museo dedicato al Fumetto.
In una località nel profondo sud della Sicilia, Santa Croce Camerina, si trova il Museo del Fumetto “Xanadu”, nato dal sogno dell'arch. Giuseppe Miccichè e della moglie Lina Canto che con dedizione, impegno e amore hanno deciso di instituire una realtà dedicata agli appassionati delle Nuvolette Parlanti.
All'interno dei ben 10mila metri quadri si attraversa la storia di quello che è stato il fumetto nel nostro Paese. Dalle collezioni Bonelli a Diabolik, dal Grande Blek a Corto Maltese per arrivare a collezioni più uniche che rare dedicate ai fumetti del passato come “Il monello” e “Intrepido”, menzione a parte merita la raccolta di Topolino dove è presente anche il mitico numero 1 degli anni '40.
Oltre alla magia che si può provare all'interno del museo ci si può arricchire culturalmente perché l'arch. Miccichè è solito organizzare eventi, conferenze, esposizioni e visite organizzate con le case editrici esistenti nel territorio nazionale, per contro, è possibile incontrare i propri autori di fumetto preferiti.
A questo punto non rimane altro che accendere la fantasia e visitare il museo della provincia di Ragusa.

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