Massimo Parrinò, figlio d'arte, ha sempre desiderato vivere d'arte, lo dimostra il suo abbigliamento per certi versi "diverso" in quanto eccentrico e mai conformista. A Parigi è stato "definito" -Genio- perchè le sue creature pittoresche non nascondono la fantasia fuori dal comune che possiede. Acquisiti gli studi presso la scuola d'arte di Comiso, ha seguito le orme della mamma, una sarta creativa, dando "vita" a una forma di designer alla -cravatta-. Questa marcia in più gli ha permesso di venderla a un colonnello americano della base Nato di Comiso che l'ha successivamente donata al museo Guggenheim di NY. L'abbiamo incontrato e intervistato per voi!
Massimo, ci parli della "morfo –analisi-cognitiva post psicoanalisi".
" L’essere umano ha bisogno di confrontarsi e comunicare , osservando ciò che lo circonda dalla natura all’artificio .L’osservatore osserva il tutto per capire consapevolmente una chiara risposta di come funzionano le cose, sembrerebbe una curiosità , infatti la vera curiosità potrebbe essere la sete di un chiarimento ad un problema infantile traumatico rimosso, da un conseguente evento,o una serie di eventi, localizzati in una parte del carattere con una gravità estrema, che minaccia l’integrità stessa della coscienza, opacizzando l’amore (di amare ed essere amati).
Dunque potremmo definirla "una terapia"?
Grazie a questa scoperta di uno studio scientifico del concetto della morfo-analisi-cognitiva nasce la PAA (Psisicoarteanalisi) che definisco una nuova auto-terapia applicata in pittura e scultura. La funzione di questa auto-terapia varia da soggetto a soggetto che osserva le opere e mediante spiegazione potrebbero scaturire dei ricordi rimossi infantili, dandogli una consapevolezza chiara e sicura di se fortificando la propria coscienza di una visione psicologica più chiara dell’amore.
Qual è stato uno degli obbiettivi raggiunti che ancora oggi la lusingano?
Nel 2000 con l'incontro di Joe Grek a Malta (critico d'arte, direttore e responsabile della galleria Internazional Big Ben Art Gallery London Franchising) ha ottenuto un contratto di collaborazione con la galleria e le sue opere hanno raggiunto una quotazione.
Il suo prossimo appuntamento?
Sarò ospite durante la presentazione del libro "La verità sul caso Orlandi", grazie alle associazioni culturali ElohimArt e Lamba Doria, esporrò una scultura dedicata alla "donna", proprio nel giorno "contro la violenza sulle donne" e un'opera che tratta sempre un tema sociale, il bullismo. Vi diamo quindi appuntamento con l'Arte e la Cultura giorno 25 Novembre prossimo, ore 17 presso Sala Giudice, Chiostro delle Grazie