Mentre Claudio Botosso, biellese doc, ha terminato di girare un cortometraggio in Trentino... lo abbiamo raggiunto ed intervistato, malgrado i suoi impegni artistici ha trovato tempo da dedicarci...e ha gentilmente risposto alle nostre domande!
L'Intervista
Quando ti sei accostato per la prima volta al mondo artistico?
A Venezia, a 18 anni, lavoravo per una piccola casa editrice, il Ruzante. Ero quello che un tempo veniva chiamato “ragazzo di bottega”: consegnavo i pacchi, imparavo a correggere le bozze dei libri che sarebbero dovuti andare in stampa. Di tanto in tanto accompagnavo i titolari della casa editrice ad incontrare gli scrittori: Andrea Zanzotto, Goffredo Parise dai quali ho imparato l’importanza della cultura. ( ero un ragazzo di provincia che aveva letto qualche libro ) Poi mi son trasferito a Roma e la ricerca di un’identità mi ha spinto a frequentare una scuola di recitazione. Un anno dopo, un provino con Memè Perlini per Risveglio di Primavera e il debutto in teatro, a 21 anni.
Cosa ti spinge a continuare questo percorso?
Il privilegio di essere un artista: di successo o meno, popolare o non, ricco o non, in ogni caso un artista.
Cinema, teatro, piccolo schermo: dove ti senti più a tuo agio?
Del teatro amo la religiosità del luogo, il suo silenzio, la fatica di ogni replica. Il cinema ti seduce e ti abbandona. Poi di nuovo ti seduce e di nuovo ti abbandona: un’amante perversa, una manipolatrice emotiva. La televisione per quanto riguarda la recitazione è in tutto e per tutto simile al cinema.
Low-budget: dimmi la tua a riguardo
La prima informazione che viene data a un attore a cui viene proposto un film a low-budget è : non ci sono soldi.
Prossimo progetto?
La prossima settimana sarò in Trentino per girare “Il figlio del macellaio” un piccolo film di un giovane regista, Leonardo Stefanelli. Poi iprenderò in teatro “ La locandiera” con Silvia Gallerano per la regia di Stefano Sabelli. Mentre al festival “ Cortinametraggio “ verrà proiettato il cortometraggio “ L’ultima rima” di Carlo Fracanzani.
Parlaci della differenza tra Claudio attore e Claudio uomo
Credo che questa differenza la veda il pubblico: in un film mi vede con abiti diversi, vede che compio determinate azioni, parlo in un certo modo, ma tutto ciò è parte di me: io non faccio altro che mettere in evidenza alcune caratteristiche che mi appartengono funzionali al carattere del personaggio, ed elimino le altre. Scelgo lo stato d’animo che il personaggio vive in quel periodo della sua vita, ma è lo stesso stato d’animo che talvolta ho provato e provo nella quotidianità della mia vita, o che avrei voluto provare avendolo notato in qualcun’ altro.
Chi è Claudio Botosso
Biellese, a 18 anni si trasferisce a Roma, dove prende lezioni di recitazione all'Accademia Sharoff e lezioni di mimo con Angelo Corti. Nel 1979 esordisce in teatro interpretando Gianni Rilow in Risveglio di primavera di Wedekind, per la regia Memè Perlini. Viene scritturato dalla Compagnia Teatro Popolare per lo spettacolo Cyrano de Bergerac diretto da Maurizio Scaparro. Pino Micol lo scrittura per La visita della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt e l'anno successivo lavora con Piera Degli Esposti in Lunga notte di Medea di Corrado Alvaro per la regia di Werner Schroter. Nel 1983 interpreta Conversazione con l'uomo nell'armadio, monologo tratto dalla prima raccolta di racconti di Ian Mc Ewan per la regia di Amedeo Fago. Nel 1984 esordisce in cinema: Pupi Avati gli affida il ruolo di protagonista in Impiegati. Il film ottiene un buon successo di pubblico e di critica, partecipando alla Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes. La pellicola lo porta all'attenzione di registi prestigiosi come Federico Fellini e Marco Bellocchio con i quali girerà rispettivamente Ginger e Fred e Diavolo in corpo. Nel 1987 il famoso cartoonist Bruno Bozzetto lo sceglie come protagonista per il suo primo film con attori veri Sotto il ristorante cinese. Lavora poi con Marco Risi in Soldati - 365 all'alba. Nel 2012 è nel cast de La moglie del sarto per la regia di Massimo Scaglione, mentre nel 2013 è il protagonista de Seconda primavera del regista Francesco Calogero.