Si pubblicano i Diari inediti di Fabrizio De André.
Un bel titolo: Sotto le ciglia chissà. I Diari (Mondadori). E’ una stella o una rugiada, un tramonto o un fuoco sbattuto dai venti. La nostalgia è un combattimento che con spilli penetra la nostra mente e l’anima. Infinito e indelebile il sognare.
Un sognare che non si sostituisce alla realtà. Ma la realtà va superata e ciò che resta alla fine è l’orizzonte di un’alba o gli occhi tristi di una maschera. Piccoli dettagli di un De André che scrive, annota, sottolinea, crea geografie di righe. Un libro che considero importante per capire il lavoro di un cantautore che è un poeta. Tra i cantautori è il maestro.
Su questo non ci sono dubbi. Ogni suo percorso discografico è un progetto. Si pensi a “La Buona Novella”. Sarebbe bastato solo questo testo per restare nella storia della letteratura. Perché di De Andrè occorre parlare di un De André poeta. Oltre la teologia di Dante...Continua a leggere...