Venerdì 25 e sabato 26 marzo 2016 verrà inaugurata, presso il Palazzo Savelli del Comune di Albano Laziale, la mostra d’Arte contemporanea della pittrice tedesca Anja Kunze, che da molti anni vive ed opera in Italia e precisamente a Francavilla al Mare.
La mostra, curata da Donatella Cicoria, s’intitola “Mother and Her” e offre una duplice visione. La prima descrive il ruolo della “madre”, di cui lei ne vive la responsabilità e il sentimento verso la sua piccola Lisa, musa ispiratrice fra le pieghe della quotidianità nella consapevolezza ch’ella ha di proteggerla dalle aggressioni esterne del mondo odierno. Dunque una poetica artistica che tende a rappresentare la dialettica tra gli opposti del vivere: gioia e sofferenza, amore e dolore, idealità e contingenza. La seconda visione, nell’ottica interpretativa delle opere proposte, quelle della serie “Her” o “Sie” (che significano “Lei”) rimandano ad uno studio sperimentale dell’Artista sul concetto che - come lei dice - “ognuno di noi adulti è madre e figlio contemporaneamente di se stesso”. Quindi una proiezione circolare del suo essere una giovane madre, portatrice di una missione vitale, ed un senso nostalgico della sua infanzia che rivive nell’esistenza e nella presenza della figlia, che le dona un’energia interiore che Anja Kunze riversa nella sua singolare pittura carica di emozioni e intrisa di sensazioni di cui i contrasti cromatici e le forme delineate ne danno ampia testimonianza.
Le due serie proposte sono, dunque, il risultato di un “unicum”: l’anima dilatata della Kunze dinanzi lo spettacolo della vita, la grandiosità dell’esistenza che lei spigiona sulla tela in un abbraccio caloroso e avvolgente verso l’osservatore. Ed è proprio al fruitore delle sue opere che si rivolge Anja Kunze con tutto il suo carico di umanità, lealtà e garbatezza, che la fanno essere una “bella persona”, un’artista che sa essere amica autentica, oltre che madre. Valori sempre più in crisi nella società contemporanea che in Anja, invece, resistono come personale stile di vita.
(Foto di Luciano Onza)