Diciamola tutta, nel mondo agricolo italiano abbiamo sicuramente due certezze: la prima che l’Unione Europea vuole distruggere l’agricoltura nostrana e la seconda che il Ministro Martina è diventato un fedele ed obbediente esecutore delle disposizioni imposte da Coldiretti.
Poche ore fa i Ministri dell’Agricoltura dell’UE hanno festeggiato (lo diciamo in senso sarcastico!) l’approvazione di una disposizione legislativa che permette l’importazione di prodotti biologici da Paesi extra europei.
Mentre i politicanti di turno raccontano che, grazie a queste disposizioni i produttori europei saranno maggiormente garantiti sul mercato e che ai consumatori sarà assicurata più trasparenza, verranno commercializzati prodotti con costi inferiori e con discutibile qualità essendo variegati gli accordi e le deroghe tra i singoli Paesi.
L’agricoltura biologica iniziata anni fa come un segmento di nicchia sconosciuto ai più è diventata negli ultimi anni, grazie ad una crescita vertiginosa, pilastro portante dell’economia agricola nazionale; l’irresponsabilità dell’autorizzazione di importare bio dai Paesi extra UE causerà una repentina marcia indietro del lavoro fatto fino ad ora sia in termini di crescita aziendale, in termini di valore aggiunto al prodotto, in termini occupazionali sia in termini di sensibilità sociale sviluppata dagli italiani verso questo settore.
Perchè Coldiretti non autoistituisce un premio per chi distrugge e saccheggia meglio le nostre eccellenze?