Le esportazioni italiane chiudono il 2014 facendo registrare il record storico per le esportazioni di prodotti agroalimentari e bevande nazionali raggiungendo il valore di 34,3 miliardi, con un aumento del 2,4% rispetto al 2013.
Questo eccellente risultato è stato ottenuto nonostante le difficoltà che si sono registrare a seguito dell’embargo russo che ha sancito a partire dall’8 agosto il divieto all’ingresso di una lunga lista di prodotti agroalimentari come frutta, verdura, formaggi, carne, salumi e pesce. A spingere energicamente le esportazioni è stata la caduta del tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro con effetti sopratutto per il mercato Usa dove le spedizioni di vino italiano hanno superato abbondantemente 1,1 miliardi di euro.
I Paesi maggiormente interessati all’acquisto di prodotti agroalimentari italiani sono l’Unione Europea, le Americhe e nei mercati emergenti come quelli asiatici. Il prodotto Made in Italy più esportato è sicuramente il vino ma rilevanti sono anche le spedizioni all’estero di ortofrutta, pasta e olio di oliva.
Seppur questo confortante ed euforico quadro numerico restano sul tavolo due spinosi problemi: la contraffazione agroalimentare e la scarsa remunerazione ai produttori agricoli. Ne le Organizzazioni di categoria ne il mondo politico sembrano valutare, considerare e proporre soluzioni concrete e corrette per risolvere queste tematiche causando prima o poi un’inevitabile collasso del settore primario.

Fonte: Il Punto