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Overshoot day, da oggi sono esaurite le risorse del Pianeta, ma il Covid ci ha fatto guadagnare un mese in più

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L’Earth Overshoot Day è il giorno calcolato dal Global Footprint Network per indicare la fine delle risorse naturali del pianeta Terra. Quest’anno la data calcolata è il 22 agosto, oggi. Quello che salta all’occhio, però, è che le risorse si sono esaurite più tardi rispetto allo scorso anno. Il debito con il Pianeta nel 2019 è iniziato il 19 luglio, infatti, e addirittura non si registrava così tardi dal 2005, quando cadde il 15 agosto.

La causa di questo ritardo è da ricercarsi nel lockdown che ha tenuto bloccato gran parte della popolazione in casa, mandando a picco i consumi ovunque nel mondo.

Attenzione a cantar vittoria però, la riduzione è solo momentanea poiché si tratta di un cambiamento dato dalla pandemia e dalle misure attuate dai governi e non di una modifica strutturale dell’ecosistema. Il mese guadagnato quindi, potrebbe annullarsi del tutto già dal prossimo anno a patto che tutti, improvvisamente, non inizieremo a trasformare le abitudini di produzione, consumo e distribuzione dei beni.

L’Overshoot Day è il momento in cui il Pianeta non può soddisfare più le nostre richieste per produrre energia, assorbire gas inquinanti, vivere, mangiare, quindi da questo momento in poi l’umanità dovrà consumare le risorse della Terra, andandole a sottraendole al futuro.

Sostanzialmente, per come procede la vita attualmente, la Terra impiega un anno e otto mesi per rigenerare le risorse che vengono sfruttate nel corso di un anno. L’umanità di fatto utilizza il 60% in più di quanto si possa rinnovare in 12 mesi. Immettiamo, poi, molti più gas serra di quanti il Pianeta, grazie a foreste e oceani, riesce ad assorbire. L’impronta di carbonio globale dagli anni ’70 a oggi, è aumentata di più del doppio.

Perdita della biodiversità ed emergenza climatica sono proprio il risultato di questo sfruttamento. L’economia attuale, basata sul carbonio, contribuisce al peggioramento della salute del Pianeta, se si dimezzasse l’impronta di carbonio, si riuscirebbe a spostare di almeno una novantina di giorni la data dell’Overshoot Day. E si è visto in piccolo proprio quest’anno. Uffici e negozi chiusi, pochissimi spostamenti e turismo annullato hanno messo in ginocchio l’economia riducendo del 9.3% l’impronta ecologica dell’umanità. Quest’anno infatti le emissioni di carbonio sono diminuite del 14.5%.

Anche nel 2008, in seguito alla grande crisi economica mondiale, la data che segna la fine delle risorse del Pianeta si è spostata in avanti. I cambiamenti avvenuti sono dei segnali da cogliere. Senza dubbio non ci auspichiamo di vivere gravi crisi economiche o pandemie per salvare la Terra ma riflettere su quanto ogni nostra azione possa essere fondamentale per l’equilibrio del Pianeta.

Peccato che gli studiosi abbiano già previsto un aumento dei consumi che sposterà di nuovo indietro il giorno del “debito”.

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