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Sardegna, nasce “L’Isola del Turismo Sportivo”: "Grandi eventi per turismo in bassa stagione"

L'Assessore Chessa: "Di carattere nazionale e internazionale nei piccoli centri del nostro territorio"

La Redazione
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Portare in Sardegna eventi sportivi internazionali che si sarebbero svolti in altre regioni se il Consiglio regionale lo scorso 15 luglio non avesse approvato la legge che finanzia “L’Isola del turismo sportivo”, progetto che intende favorire lo sviluppo delle presenze turistiche nei periodi di bassa stagione.  Il connubio è semplice: mettere insieme il mondo dello sport, attraverso le federazioni sportive nazionali e internazionali, e gli organizzatori di eventi, per assicurare che le manifestazioni sportive che si svolgeranno in Sardegna nei prossimi tre anni possano avere un impatto turistico e commerciale sul territorio con importanti ricadute economiche e lavorative. 

Se n'è parlato oggi, nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Palazzo Doglio (sala Castello) di Cagliari. Hanno partecipato Alessandro Nuccorini, Vice Presidente del Comitato Organizzatore Locale “TurSport Sardegna”, soggetto giuridico che nei mesi scorsi ha presentato il progetto alla Regione Autonoma della Sardegna (atto protocollato dall’Assessorato del Turismo), e Igor Lanzoni ideatore de L’Isola del Turismo Sportivo. Sono intervenuti anche Antonio Pinna (Commissario Reggente del Coni Sardegna) e Gianni  Chessa (Assessore del Turismo della Regione Sardegna).

Ecco le sue dichiarazioni:

"La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso la legge approvata dal Consiglio il 15 luglio scorso, ha deciso di finanziare il progetto “L’Isola del Turismo Sportivo” perché va nella direzione auspicata dalla Giunta Solinas fin dal giorno dell’insediamento: favorire lo sviluppo delle presenza turistiche in Sardegna nei periodi di bassa stagione. Peraltro, secondo i promotori che hanno regolarmente presentato la proposta agli uffici regionali, con questo progetto si porteranno eventi sportivi di carattere nazionale e internazionale nei piccoli centri e nelle zone interne della Sardegna. Si tratta di manifestazioni che altrimenti si sarebbero svolte in altre regioni. Le ricadute economiche e occupazionali sono evidenti;

 La decisione di finanziare questo progetto – e se ce ne saranno altri che avranno la stessa ricaduta sul territorio la Regione non avrà certo difficoltà a trattarle con la stessa obiettività senza guardare il colore politico di chi le propone ma solo la validità del progetto – non è di un assessore in particolare ma della Giunta nella sua collegialità. Il Consiglio regionale, poi, ha approvato la legge che dispone il finanziamento di 1.900.000 euro per il triennio 2020 – 2022;

 La Regione, a partire dall’Assessorato al Turismo, vigilerà attentamente su come verranno spese le risorse pubbliche per l’organizzazione e realizzazione del progetto l’Isola del Turismo Sportivo e valuterà per ogni manifestazione la ricaduta sul territorio dal punto delle presenze turistiche e dell’impatto economico e occupazionale:

 L’importanza del progetto è data anche dal fatto che il Comitato Organizzatore Locale TurSport sia un soggetto aperto alle Federazioni e Associazioni sportive: le prime ad aderire sono state quelle degli sport minori, che sono proprio quelle che hanno maggiore difficoltà a organizzare eventi a livello nazionale e locale. Il numero delle Federazioni mi assicurano i promotori è in crescita: ad esempio fa piacere sapere che la Sardegna ospiterà il campionato mondiale di biliardo sportivo a 5 birilli o i campionati di karate che sono discipline sicuramente più conosciute dal grande pubblico e daranno grande visibilità alla Sardegna;
 
La presenza del Coni Sardegna alla conferenza stampa di oggi è sufficiente a smentire le tante cose inesatte che sono state dette e scritte in queste settimane: questo progetto è promosso da uomini di sport e che amano lo sport, personalità che si sono fatte valere dentro i campi da gioco e fuori, sia a livello nazionale che internazionale. Il loro curriculum è inattaccabile".

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