Barilla sponsor di un matrimonio gay?

Due ragazze pugliesi gay chiedono al patron di sponsorizzare il loro matrimonio

Valentina Roselli
01/10/2013
Attualità
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Le dichiarazioni sul target dei suoi prodotti nel quale non rientrano le famiglie gay,  hanno fatto piovere  sulla testa del patron della Barilla le critiche di mezzo mondo e lo hanno costretto  successivamente a porgere le sue pubbliche scuse, ma non finisce qui. Due ragazze pugliesi di Manfredonia, Francesca ed Angelica, seguendo l’ultimo trend in fatto di nozze, il matrimonio con lo sponsor, hanno deciso di chiedere udienza alla  Barilla per poter  finalmente mettere in atto  il  loro sogno.L'evento solitamente si realizza  con aziende che operano nel settore matrimoniale. Queste   procurano  gratuitamente alla coppia servizi come catering, location, abito da sposa e quanto altro occorre  per un matrimonio con tutti i crismi  mentre gli sposi  si impegnano a  pubblicizzare in tutti modi possibili i brand che forniscono loro prodotti e servizi. 
Le due ragazze convoleranno nozze simboliche, poiché in Italia le nozze gay non sono ancora riconosciute, il prossimo anno e questo il testo della lettera inviata a Guido Barilla :
"Siamo insieme da circa sette anni e affrontiamo immense difficoltà: una casa in affitto, le bollette che spregiudicatamente arrivano con puntualità, il condominio, la rata della finanziaria per l'acquisto della nostra camera da letto... Insomma tutte quelle difficoltà "tipiche" della famiglia italiana all'ombra della crisi violenta che stiamo vivendo. A tutto ciò si aggiunge il fatto che Angelica lavora presso una coop sociale per la modica somma di 450 euro circa al mese, mentre io (Francesca, n.d.r.) sono disoccupata. Come vede, nulla di meno "tradizionale" delle altre famiglie. L'anno prossimo pronunceremo il nostro sì sotto lo sguardo dei nostri cari, degli amici, delle istituzioni cittadine e dell'intera cittadinanza che volesse prendere parte alla cerimonia. Si tratterà chiaramente di un rito "simbolico" per certi aspetti, perché come lei sa, in Italia l'ordinamento giuridico attuale non ci consente di avere alcun diritto. Ma noi un segnale vogliamo darlo. E lo daremo. Abbiamo deciso - proseguono  Francesca a Angelica nella lettera - di lanciarle una piccola "sfida", ambiziosa ed ingenua come ci ha detto qualche amico, e con la contrarietà, o meglio la sfiducia di molti, le chiediamo di dare un segnale vero e schierarsi a favore delle nozze gay: vorrebbe essere la Barilla lo sponsor ufficiale per il nostro matrimonio?"
Francesca ed Angelica  concludono la missiva con un aforisma significativo "solo gli stolti non cambiano idea".  E tutti sono concordi sul fatto che Guida Barilla stolto non è. 
 

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