Usa: marine omicida, condannato

Il colpevole era già stato assolto in appello

Gianluca Vivacqua
20/06/2015
Dal Mondo
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Era il 2006. L’anno dell’esecuzione di Saddam Hussein, ma anche uno dei più caotici in Iraq dalla fine della II guerra del Golfo.

Il 26 aprile ad Hamdania, un piccolo villaggio a ovest di Baghdad, non lontano da Abu Ghraib e del suo famigerato carcere, Lawrence Hutchins, un sergente dei marines che costituivano il presidio locale, uccise un civile iracheno disabile, Hashim Ibrahim Awad: e questo al solo scopo di intimidire gli abitanti, e far loro confessare dove si erano nascosti i ribelli che si divertivano a piazzare bombe artigianali nel territorio circostante; bombe, che spesso e volentieri menomavano i “liberatori”.

Giudicato colpevole di omicidio da una corte marziale nell’agosto del 2007,  Hutchins era stato condannato a quindici anni di carcere, subito ridotti a undici, ma la sentenza venne ad essere completamente ribaltata nel 2010. Nel frattempo altri commilitoni al fianco di Hutchins ad Hamadia, quel maledetto giorno, la facevano franca più o meno come il sergente. Cinque anni dopo, però, precisamente il 17 giugno del corrente anno, ecco la nuova svolta che non ti aspetti: un’altra corte marziale ha giudicato il sergente nuovamente colpevole.

A riaprire il caso-Hutchins è stata la stessa persona che, nel 2009, sembrava averlo chiuso, e cioè il segretario della Marina, Ray Mabus: questi all’inizio del mese ha infatti ammesso di aver reso, a suo tempo, dichiarazioni mendaci, fatte apposta per coprire le responsabilità del sergente e ottenerne la scarcerazione.

Ora, quando si tratterà di conteggiare la pena carceraria per Hutchins, i giudici potrebbero tenere conto degli anni di galera che il militare ha già scontato, tra il 2007 e il 2010.

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