Siamo nel grossetano, su quella strada statale che i turisti imboccano per raggiungere le meravigliose coste dell’Argentario e tutti in città sapevano di questa assurda decisione di una famiglia composta da madre e due figli di vivere come reclusi senza mai uscire di casa. Solo in questi giorni l’assurda vicenda, ad un anno dalla scoperta, è venuta alla luce.
Circa un anno fa grazie alla rottura di un tubo i tre chiamarono un idraulico .Quando l’uomo è entrato nell'appartamento non credeva ai suoi occhi tre persone una donna molto anziana e due cinquantenni circondati da: avanzi di cibo, oggetti ammassati, servizi igienici non funzionanti, sacchi di immondizia dappertutto e all'interno di un sacco erano riposti 50mila euro in contanti. Dopo quanto riferito dall’idraulico al sindaco non è stato possibile per i tre evitare il trattamento sanitario obbligatorio e il trasferimento in un istituto.
L’incredibile decisione dell'isolamento pare sia stata presa dalla madre alla fine degli anni settanta dopo che il figlio era rientrato dal servizio di leva. La donna ha convinto i figli che fuori c’era il male e da quella casa si è visto uscire all'inizio solo la madre che ogni tanto andava a ritirare la pensione, e dopo più nessuno ha messo la testa fuori dalla porta. Madre e figli si facevano portare la spesa a domicilio dal negozio sotto casa evitando accuratamente ogni contatto con l’esterno per paura che in casa entrassero microbi o batteri.
Per rendere ancora più sicura l'abitazione, l’avevano addirittura isolata ricoprendo le mura e gli infissi con carta assorbente e nastro adesivo.
Tra i soli a poter penetrare nella casa alcuni infermieri per curare il figlio che si era ammalato alcuni anni fa di distrofia muscolare. Tutto il resto del mondo, nonostante i tentativi veniva lasciato sul pianerottolo. Adesso la casa potrebbe nuovamente accogliere la figlia mentre la madre e l'altro figlio devono rimanere ancora in istituto.