Stati Uniti: a Baltimora altri 53 arresti durante un corteo

I manifestanti erano scesi in strada per festeggiare l'incriminazione di sei poliziotti

Danilo Di Laudo
02/05/2015
Dal Mondo
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STATI UNITI - Continuano gli arresti a Baltimora anche dopo  l’incriminazione dei sei poliziotti accusati dell’uccisione di Freddy Gray, l’afroamericano deceduto in seguito ad una lesione spinale riscontrata dopo il suo arresto.

Il portavoce della polizia Jarron Jackson ha fatto sapere che gli arresti, portati a termine nel corso della scorsa notte ai danni dei manifestanti afroamericani scesi in strada per festeggiare l'incriminazione dei sei agenti, sono stati ben 53 di cui trentotto notificati direttamente ai manifestanti e gli altri quindici emessi per violazione del coprifuoco, che scatta alle 22.00 locali. 

I sei imputati sono stati sospesi dal servizio ma sono stati tutti rilasciati dietro cauzione. Da quanto emerge dal Baltimore Sun quattro dei sei poliziotti, quelli su cui gravano le accuse più pesanti, avrebbero pagato una somma pari a 350.000 dollari per poter uscire subito di prigione. Gli altri due invece avrebbero versato una somma meno imponente ma comunque alta: 250.000 dollari.

I primi avrebbero sostenuto una spesa più onerosa soprattutto a causa del capo di accusa di cui dovranno rispondere, vale a dire omicidio colposo, reato per il quale rischiano fino a trent’anni di carcere.

Intanto tutti e sei gli agenti dovranno attendere la convocazione della giuria popolare, composta da ventitré componenti, per poter essere processati. Casi simili si sono già verificati negli Stati Uniti, precisamente in Missouri – 9 agosto 2014 -  quando la giuria popolare decise di non processare gli agenti scatenando ulteriori proteste da parte della popolazione.

 

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