Kosovo: un paese al bivio

Un libro per capire e conoscere cosa succede a un passo dall'Italia

a cura della redazione
16/09/2013
Arte e Cultura
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Il Kosovo e le sue connessioni con il terrorismo internazionale, raccontato dalla penna di due funzionari che l’hanno vissuto in prima linea. In una terra fragile, a un passo dall’Europa. Un libro che pone sotto la lente d’ingrandimento un territorio vessato, martoriato da anni di lotta intestina, tra etnie albanese da una parte e  serba dall’altra. Condizione questa che ben si presta alla colonizzazione da parte di chi vuole farne terra di conquista. Con la prefazione del colonello Shaul Shay,  ex vice capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale d'Israele e ex capo del dipartimento di storia militare dell'IDF. Esperto di Hezbollah, Hamas e di terrorismo, che scrive: “sembrerebbe che nell’ultimo decennio i gruppi terroristici ebbero successo nel creare una solida infrastruttura organizzata che attualmente è al servizio di quelle organizzazioni, al fine di realizzare la loro attività terroristica in Europa e in altri punti nevralgici del mondo... perciò questo studio cerca di illuminare i processi e le forme di finanziamento che hanno portato i Balcani a diventare un punto strategico per il terrorismo islamico in Europa e le minacce derivanti da questo fenomeno”. Un libro che offre molteplici spunti, il più importante quello della collaborazione tra Europa e Balcani al fine di risollevare il destino delle nuove generazioni: “se noi Europei sapremo valorizzare le potenzialità dei giovani aiutandoli a superare l’ostacolo psicologico causato dalla guerra, e recuperare le relazioni con tutti i popoli balcanici [...] potremo evitare alla radice ogni pericolo connesso al terrorismo”. 

Kosovo: un paese al bivio di Roberto Magni e Luca Ciccotti. Edizioni Franco Angeli.
 

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