Sant'Andrea era pescatore e divideva ciò che rimaneva del pesce dopo la vendita tra poveri. Novembre è il mese in cui le giornate si accorciano e il freddo incomincia a farsi sentire, il periodo dell'Avvento è alle porte in preparazione al Natale. Queste le condizioni che davano impulso alle credenze popolari del proliferare degli spiriti maligni. Sant'Andrea, crocifisso su una croce greca, nella sua grande umiltà aiutava a combattere tali spiriti. Tra le tante celebrazioni religiose del Viterbese, la Festa di Sant’Andrea Pescatore è sicuramente una delle più sentite. Tante le località che il 30 novembre, onorano il Santo con manifestazioni che, pur essendosi evolute nel corso del tempo, non hanno perduto il loro carattere religioso. L’Apostolo veniva denominato dai Greci “Protocleto, cioè “chiamato per primo”. A Viterbo si distribuiscono ai bambini pesci di cioccolato, secondo un’antica tradizione. La cittadina della Tuscia viterbese dove la ricorrenza è più sentita è Marta, il Borgo dei Pescatori affacciato sulle rive del Lago di Bolsena, dove l’attività della pesca ha tradizioni antichissime. Quest’anno l’Amministrazione Comunale, insieme a VisiMarta, Slow Food Viterbo e Tuscia, “Expo Tuscia” e la DMO (Destination Management Organization), un modello organizzativo per la gestione di destinazioni turistiche, in questi ultimi due anni si è fortemente attivata per la promozione del territorio insieme alle Reti d’Imprese locali, ha allestito un ricco ed articolato programma di festeggiamenti. Al mattino è previsto il raduno dei Pescatori, che indosseranno per l’occasione i loro caratteristici e tradizionali costumi, prenderanno parte alla processione partendo dalla Chiesa collegiata dove preleveranno la statua di Sant’Andrea. La processione seguirà il lungolago fino all’altare all’aperto dove verrà celebrata la Santa Messa. Dopo la cerimonia ci sarà il rito della benedizione del lago per chiedere la protezione di Sant’Andrea per una pesca abbondante per tutto l’anno. Riportata la statua alla Chiesa collegiata, i pescatori andranno in uno dei ristoranti locali per un pranzo a base di pesce e prodotti tipici. Quest’anno alle celebrazioni prenderà parte un folto gruppo di giornalisti e blogger specializzati negli specifici settori del turismo e dell’enogastronomia, i quali, dopo la cerimonia religiosa, inizieranno un tour alla scoperta del borgo. Nel pomeriggio presso la Sala della Cultura “Tommaso Gentili” si terrà un convegno dal tema: “I Tesori di Marta. Dal Borgo dei Pescatori alla Regina Amalasunta”. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Marta, Maurizio Lacchini; del Presidente della Rete d’Impresa “VisitMarta”, Paolo Sassara; del Vice presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Enrico Panunzi e del Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio, Giulio Menegali Zelli, prenderanno la parola: il Segretario della Camera di Commercio Rieti-Viterbo, Francesco Monzillo, Miria Catta e Alessandra Argiolas, entrambi dell’Arsial; Vincenzo Peparello, Presidente DMO “Expo Tuscia”, evidenzierà l’importanza della partnership pubblico-privato per la promozione del territorio e della costituzione delle Reti d’Impresa; il Giornalista e scrittore, Antonio Castello e Alessia Scali, Manager della Rete d’Imprese VisitMarta. Seguiranno gli interventi dei produttori e degli esercizi aderenti alla Rete d’Impresa VisitMarta. Le conclusioni saranno a cura dello scrittore Giuseppe Rescifina, il quale declamerà alcuni versi tratti dalla Divina Commedia in cui si fa riferimento al pescato del lago di Bolsena.
Harry di Prisco