La Russia ritiene che sia "necessario" allentare le regole per il possibile ricorso alle armi nucleari in risposta a quelle che Mosca vede come minacce alle propria sicurezza. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov dopo che Vladimir Putin ha firmato un decreto per aggiornare la dottrina nucleare che amplia le condizioni in cui Mosca considererebbe di lanciare un attacco nucleare. "Era necessario allineare i nostri principi all'attuale situazione", ha detto Peskov.
L'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell ritiene che tutti gli Stati membri dell'Ue dovrebbero "seguire" l'esempio degli Usa, che sotto la presidenza di Joe Biden hanno consentito all'Ucraina l'uso di missili per un raggio fino a 300 km all'interno del territorio russo. "Il presidente Biden - ha detto a margine del Consiglio Esteri Difesa a Bruxelles - ha autorizzato l'uso di armi a lungo raggio fino a 300 chilometri all'interno del territorio russo. E' un'ottima notizia per gli ucraini, che l'avevano chiesto. Ora gli Stati Uniti hanno concesso questo permesso: in Europa è di competenza nazionale, quindi alcuni Stati membri lo stanno già facendo, altri lo stanno facendo senza dirlo, altri ieri non hanno detto niente". "Ma sono sicuro che seguiranno" l'esempio americano, ha proseguito, "per permettere agli ucraini di usare le armi per combattere i russi all'interno del territorio russo. Perché è dal territorio russo che vengono attaccati ed è pienamente conforme al diritto internazionale. Penso che oggi ne discuteremo e spero che tutti gli Stati membri seguano la decisione degli Stati Uniti".