Sono Lorenzo Cubello e Fabio Tosi, rispettivamente di 37 e 34 anni, i due operai morti ieri sera nella violenta esplosione avvenuta all’interno di uno dei capannoni industriali della Toyota Material Handling, a Bologna. Nel gravissimo incidente sono rimaste coinvolte 15 persone.
Entrambe le vittime sono di Bologna: a seguito dell’esplosione, uno dei due operai sarebbe morto sul colpo, mentre l’altro è deceduto dopo l’arrivo all’ospedale Maggiore. Presso la struttura ospedaliera di Bologna si trova anche un altro lavoratore della Toyota Material Handling, arrivato in gravissime condizioni e sottoposto ad un intervento chirurgico. Lui, come tutte le altre persone ospedalizzate tra l’ospedale Maggiore e l’ospedale di San Giovanni in Persiceto, non sarebbe in pericolo di vita.
Dalle prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, l’incidente sarebbe stato causato dallo scoppio di un compressore. Il boato è stato avvertito in maniera distinta in buona parte della città. Fin dalla serata di ieri, davanti ai cancelli dello stabilimento si sono radunati i familiari dei dipendenti e gli altri operai a riposo, in apprensione per la sorte dei loro colleghi.
Inoltre l'azienda Usl ha inviato sul luogo dell'incidente anche uno psicologo per dare assistenza alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti che hanno vissuto in prima persona l'incidente. La Toyota Material Handling è una multinazionale che si occupa di movimento merci e produzione di carrelli elevatori. La sua sede si trova in via Persicetana Vecchia, a Borgo Panigale, uno dei quartieri più grandi di Bologna. A seguito dell'esplosione, i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Bologna hanno proclamato uno sciopero del settore metalmeccanico per l'intera giornata di venerdì 25 ottobre, al grido di 'Basta morti sul lavoro'.