Orti ‘fai da te’: cresce il numero degli italiani che vi si dedicano

Voglia di prodotti freschi e genuini, passione e risparmio tra le motivazioni

Michele Marchese
24/03/2015
Ambiente ed Agricoltura
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Aree verdi da adibire come orti pubblici, giardinaggio ricreativo, orto verticale, orto in terrazzo, orto didattico, sono termini entrati nel linguaggio comune degli italiani, i quali, sempre di più, pare che amino le coltivazioni di ortaggi e verdure ‘fa da te’.

Un’analisi condotta dalla Coldiretti, presentando la prima rete ‘tutor dell’orto’ della Fondazione Campagna Amica, mette in evidenza come si siano raggiunti i ‘3,3 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo’ nelle città capoluogo. Secondo l’Istat i terreni adibiti ad orti urbani sono triplicati nel giro di due anni.

Sono 57 ‘le amministrazioni comunali capoluoghi di provincia che hanno messo a disposizione orti urbani per la cittadinanza’, si legge in una nota della Coldiretti.

Gli ‘hobby farmers’, ossia coloro che coltivano questo tipo di terreno in modalità ‘fai da te’, comprendono una larga fetta della popolazione: sia giovani che anziani, sia esperti che meno esperti. La percentuale degli italiani che, con l’approssimarsi del bel tempo primaverile, si dedicheranno alle coltivazioni ‘alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all'occorrenza’ è stimata essere il 46,2%. Ciò è dovuto a vari fattori: voglia di prodotti genuini, passione, necessità di risparmiare.

Quali tipologie di orti si possono avere? Tra i più diffusi abbiamo l’orto a porter, l’orto verticale, l’orto riciclato, l’orto in terrazzo, l’orto rialzato, l’orto didattico. Per quanto riguarda gli orti urbani, essi ‘non hanno scopo di lucro, sono assegnati in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare e, oltre a rappresentare un aiuto per le famiglie in difficoltà e ad avere anche un valore didattico, concorrono a preservare spesso aree verdi interstiziali tra le aree edificate per lo più incolte e destinate all’abbandono e al degrado’, spiega la Coldiretti.

Alcuni consigli utili per coltivare un orto ‘fai da te’: seguire la stagionalità delle coltivazioni, dedicare agli orti il tempo necessario, selezionare il tipo di terra più adatto, curare le piante, proteggendole, all’occorrenza, dagli agenti atmosferici e da eventuali parassiti.

Sempre la Coldiretti, stima attorno ai 250 euro l’investimento per coltivare 20 metri quadrati di terra adibita ad orto ‘fai da te’.

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