Il Regno del Marocco non si considera in alcun modo concernente dalla decisione pronunciata venerdì 4 ottobre 2024 dalla Corte di giustizia dell'Unione europea sugli accordi agricoli e di pesca, afferma il Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini Residenti all'Estero, sottolineando che il Regno non ha partecipato ad alcuna fase della presente procedura.
"Il Marocco non è parte in causa in questa affare, che riguarda da un lato l’Unione Europea, dall’altro il “polisario” sostenuto dall’Algeria. Il Marocco non ha partecipato a nessuna delle fasi di questa procedura e, pertanto, non si considera in alcun modo interessato dalla decisione", precisa il ministero in un comunicato stampa.
Tuttavia, continua la stessa fonte, "il contenuto di questa decisione contiene evidenti difetti giuridici e errori di fatto sospetti", aggiungendo che "ciò denota nella migliore delle ipotesi una totale ignoranza delle verità del dossier, se non una flagrante parzialità politica".
In questo slancio, sostiene il Ministero, "la Corte si è perfino permessa di sostituirsi agli organi competenti dell'ONU e di contraddire le loro posizioni e approcci consolidati. Inoltre, l’Alta Corte britannica, in un caso del tutto simile, aveva dimostrato maggiore lungimiranza, imparzialità e padronanza giuridica".
Secondo il comunicato stampa, "il Marocco esige che il Consiglio, la Commissione europea e gli Stati membri dell’UE prendano le misure necessarie per rispettare i loro impegni internazionali, preservare i risultati del partenariato e apportare al Regno del Marocco la sicurezza giuridica di cui ha legittimamente diritto, in quanto partner dell’UE su diverse poste in gioco strategiche".
In questo contesto, conclude la stessa fonte, "il Marocco ribadisce la sua costante posizione di non sottoscrivere alcun accordo o strumento giuridico che non rispetta la sua integrità territoriale e l'unità nazionale".