Armando Puccio : La terapia del sorriso in Flewbosky!

..Essere attore per me è qualcosa di speciale

Sarah Interi
09/11/2014
Musica e spettacolo
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Armando Puccio è un grande artista, attore, regista che nasce nel 1952 a Roma, pur avendo origini siciliane vive a Roma con la sua famiglia. Intorno agli anni settanta intraprende la professione di animatore in un villaggio turistico e dopo circa 23 anni inizia ad interessarsi al teatro spinto da una passione interna. In realtà l’amore per il teatro nasce da un interesse ad esprimere una serie di emozioni e sensazioni per poter provocare a sua volta un’emozione nel pubblico. Inizia a studiare e partecipa a vari corsi. Frequenta un corso di recitazione, un corso di dizione, un corso di Euritmia e un corso teatrale gestiti molto spesso direttamente da figure note a livello internazionale.

Per completare il percorso formativo seguì dei tirocini e stage completi che gli permettevano di poter conoscere figure di fama appartenenti al teatro. Puccio ha confessato: “non avrei mai immaginato di poter diventare un attore, mi sono avvicinato al teatro per sfogare una passione interna ed invece sono davvero contento ed orgogliosodelle soddisfazioni che ho ricevuto… ..

essere attore per me è qualcosa di speciale, seguo un’arte che mi permette di aiutare tutti coloro che seguono gli spettacoli ad esprimere le loro passioni che reprimono internamente.

” Il successo lo dedica interamente ai suoi genitori che gli hanno permesso di studiare ed intraprendere questa carriera artistica, ma ringrazia anche la moglie che lo affianca in ogni sua scelta e la considera come la sua prima fan che riesce anche a criticarlo nel miglior modo. Puccio deve molto a Mel Gibson che lo ha scelto per interpretare una figura speciale , e questo fu il primo di una lunga serie di incarichi ricevuti da Antonio Bonifacio e Massimo Palazzini. I suoi ultimi progetto sono : “Don Chisciotte” con Paolo Perelli ed anche “Flebwosky” con Nicola Pistoia.

Questo suo ultimo progetto debutterà a Civitavecchia a Maggio ed è un’opera a cui tiene molto proprio perché è una sorta di manuale di degenza ospedaliera tratto dal libro “Storie di ordinaria corsia” scritto da un vero paziente che decide di ridere della sua malattia perché l’ospedale è già una struttura piena di dolori ed il sorriso può far guarire il dolore creando solidi rapporti tra malati dottori ed infermieri.

Armando Puccio la definisce la terapia del sorriso e dice che : “una risata non ci seppellirà, ma ci salverà!” Il curriculum di Armando Puccio comprende una serie di progetti prodotti con enorme successo , cioè: “L’orso e Cecè”(regia di Ciaula ) ; “Il gatto con gli stivali “ (regia di Miragliani); “Yerma” (regia di P.Perelli); “Grand Galà” ( regia di D’Amico) ;”Il quarto lato del triangolo” (regia di Perelli) ;”Il commissario”; “La finestra sul porcile” (regia di Zeuli). Partecipa anche a numerose fiction televisive : “I Cesaroni” ; “Delitto di via Poma” ; “La Ladra” ; “Donna detective” ; “R.I.S.5”; “Carabinieri 6”; “Provaci ancora prof” ; “Distretto di Polizia”…. Armando Puccio si dedica interamente al teatro ispirato dalla passione del grande Edoardo De Filippo che diceva espressamente che il teatro è verità, è la via che ti consente di raccontare la propria vita tutti i giorni, è una continua ricerca che ti permette di conoscere te stesso.

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